La Buiometria Partecipativa: da progetto divulgativo a strumento scientifico

Il Progetto di Buiometria Partecipativa, promosso e realizzato da Francesco Giubbilini e Andrea Giacomelli, diventa un importante strumento scientifico volto alla misurazione ed al monitoraggio della brillanza artificiale del cielo notturno. Le informazioni raccolte, disponibili sul sito www.pibinko.org/bmp, contribuiranno alla creazione di un grande database nazionale della qualità del cielo. Come sempre, la fine dell’anno è il momento per tirare le somme delle attività svolte. A questo proposito è stato  pubblicato un documento riassuntivo sullo Stato delle attività del progetto a fine 2010.

 

 

Il progetto BMP durante il 2010 ha visto un forte incremento di interesse e di pubblico, in particolar modo grazie all’articolo uscito in Febbraio su La Stampa e al servizio uscito sul TG2 in Marzo. In seguito a questa pubblicità abbiamo deciso di ampliare il nostro parco strumenti che ormai conta 10 SQM disponibili per il prestito (i nostri strumenti). Nel corso dell’estate abbiamo avuto modo di far girare molto gli strumenti, dalle Alpi alla Sicilia. Il numero delle misure in questo modo è arrivato ormai a 480 prese in 418 località. In particolare abbiamo ricevuto molte adesioni dalla Puglia. Per questo, grazie all’aiuto di un’associazione di astrofili pugliese, l’ADIA – Associazione per la Divulgazione e l’Informazione Astronomica di Polignano a Mare – Bari, abbiamo creato un punto di prestito locale con un paio di strumenti gestiti direttamente dagli astrofili. Un altro punto di prestito locale è in attivazione a Roma per l’inizio del 2011. L’aumento di visite e di interesse ha reso necessario un aggiornamento del sito che abbiamo completamente rinnovato e reso più accessibile (sempre all’indirizzo www.pibinko.org/bmp).

A fianco delle attività puramente divulgative abbiamo iniziato a curare con maggiore attenzione l’aspetto del controllo e della gestione dei dati. Abbiamo aggiornato e rivisto tutte le form per l’inserimento e la visualizzazione dei dati via web (consentendo a tutti gli utenti registrati il controllo e la modifica dei propri dati) e abbiamo realizzato una pagina di filtri che consente di navigare all’interno del database partendo da numerose chiavi di ricerca. Puntiamo molto su questo strumento e crediamo che possa essere un valido aiuto a chi deve fare studi o ricerche con le misure memorizzate. Questo rende il nostro database sostanzialmente differente da altri presenti sul web che però non hanno nessuno strumento di ricerca e quindi nessun metodo che consenta un, seppur minimo, controllo dei dati.

Per consentire una maggiore fruibilità dei dati abbiamo inoltre attivato l’aggiornamento periodico di un file KML visualizzabile come layer in Google Earth (o altri software che utilizzino tale formato). Tale file contiene per ora un sottoinsieme dei dati relativi al database completo ed è scaricabile dal nostro sito web.

In parallelo stiamo curando anche l’aspetto di validazione dei dati. In particolare è in sviluppo un sistema di “inter-calibrazione” degli strumenti che consentirà di evitare errori di misura dovuti alle differenze di lettura proprie dei differenti strumenti.

L’auspicio è di vedere un crescente numero di misure inserite nel prossimo anno anche (e soprattutto) da persone in possesso di un proprio strumento SQM. Infatti tale strumento è ormai piuttosto diffuso nella dotazione standard di un astrofilo e sono moltissime le misure che vengono eseguite ma che poi non vengono registrate da nessuna parte. Con un piccolissimo sforzo degli utenti sarebbe possibile creare un grande database nazionale di misure sulla qualità del cielo. Avere un maggior numero di misure consultabili attraverso una stessa interfaccia faciliterebbe notevolmente la ricerca dei dati e quindi lo studio del fenomeno. Il metodo di calibrazione potrebbe poi, in seguito, essere esteso agli SQM che non fanno parte del nostro parco strumenti per consentire un ulteriore affinamento della qualità dei dati stessi.

Ricordiamo che tutti i nostri dati sono rilasciati sotto licenza ODbL (Open Database Licence).

Per finire, anche l’aspetto della didattica ha visto un’importante novità con la realizzazione di un modellino funzionante di strada illuminata con lampioni ed un cielo stellato a fibre ottiche da utilizzarsi durante gli incontri pubblici per spiegare quali sono i danno portati dall’inquinamento luminoso e far vedere dal vivo la facile soluzione (lampioni schermati).

 

      

 

 

Francesco Giubbilini e Andrea Giacomelli
Progetto BuioMetria Partecipativa

 

 

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