L’obiettivo del coordinamento è controllare che venga rispettata nel Lazio la legge regionale 23/2000 sulla razionalizzazione dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni di luce verso il cielo.
Per non aver applicato le prescrizioni tecniche imposte dalla normativa, la sola città di Roma ha sprecato, sottolinea l’Uai, oltre 120 milioni di euro per il mancato utilizzo dei dispositivi di risparmio energetico ormai obbligatori dal 2000 su tutti gli impianti con flusso oltre 150.000 lumen.
Il cielo stellato sta progressivamente scomparendo a causa degli impianti di illuminazione realizzati in modo erroneo o eccessivo. “Molti sono gli errori sia da parte di enti pubblici sia di privati cittadini: pensiamo ai lampioni a sfera che proiettano il 50% della luce verso l’alto, all’illuminazione eccessiva e invasiva di parcheggi, condomini, discoteche…” ha osservato Mario Di Sora, presidente dell’Unione Astrofili Italiani, da oltre 20 anni impegnato in questo specifico settore. Purtroppo, sottolinea l’Uai, in questi anni poco è stato fatto da parte dei vari comuni del Lazio per applicare le prescrizioni tecniche imposte dalla normativa. LazioStellato, attraverso una rete di referenti territoriali, verificherà a Roma e in tutta la regione il rispetto della legge regionale segnalando le violazioni alle autorità competenti. Inoltre verrà aperto uno sportello informativo al servizio dei cittadini che vogliano avere informazioni al riguardo.