Ai Sigg. SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA,LORO SEDI
Ai Sigg.. COMMISSARI STRAORDINARI DEI COMUNI DI ARCUGNANO E SOVIZZO
Oggetto: Inquinamento luminoso.
Come è noto, l’art.23 del Nuovo Codice della Strada, approvato con il D. Lgs. 30.4.1992 n. 225 e successive modificazioni, stabilisce che, lungo le strade o in vista di esse, è vietato collocare “sorgenti luminose”, visibili dai veicoli transitanti sulle strade stesse, che, per dimensioni, forma, colori, disegno ed ubicazione, possano ingenerare confusione con la segnaletica stradale ovvero arrecare disturbi visivi agli utenti delle strade o distrarne l’attenzione con conseguenti pericoli per la sicurezza delle persone.
Inoltre, la L.R. 1 luglio 1997 n.22 prescrive l’attuazione di misure intese a prevenire l’ “inquinamento luminoso” nel territorio regionale, intendendosi, per tale, ogni forma di irradiazione artificiale, rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste, e stabilisce, in particolare all’art.11, che fino all’entrata in vigore del Piano Regionale per la prevenzione dall’Inquinamento Luminoso, i Comuni adottano in materia di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti pubblici di illuminazione esterna, i criteri tecnici indicati nell’allegato C alla stessa legge e promuovono l’adeguamento della progettazione, realizzazione e gestione degli impianti privati di illuminazione esterna ai medesimi criteri tecnici.
In relazione a quanto precede ed alle segnalazioni qui pervenute, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione delle SS.LL sull’esigenza di dare puntuale applicazione alla cennata normativa, procedendo, nel contempo, ad uno scrupoloso riesame, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, degli apparati illuminanti pubblici esistenti nell’ambito dei rispettivi territori comunali, al fine di eliminare ogni possibile situazione di pericolo per la sicurezza della circolazione stradale e di evitare inutili dispersioni di luminosità, causa di inquinamento ambientale e di inutili oneri economici.
IL PREFETTO
(Giovanucci)
