Novara: Critiche per la qualità degli addobbi nel centro storico

Da La Stampa del 12/12/2002 CRITICHE ANCHE PER LA QUALITA´ DEGLI ADDOBBI NEL CENTRO STORICO. SONO PIU´ BELLI IN PERIFERIA
La «guerra» delle luminarie natalizie
Negozianti contro Comune a Novara

NOVARA – Le polemiche sulle luminarie non si placano. Anzi. Da via Biglieri a corso Cavour e viale Roma è stato un sussegursi di proteste e veleni. La solidarietà che dovrebbe ispirare il periodo di Natale si è persa nei meandri del campanilismo, dell´orticello da coltivare a proprio vantaggio e qualche volta a discapito degli altri. Le proteste dei commercianti, la posizione dell´Ascom, l´indignazione composta di Giancarlo Paracchini e Gaudenzio Ferrandi, assessori al Commercio e al Decentramento, la convizione che il Comune abbia pagato anche gli addobbi al centro commerciale: c´è di tutto e di più, e il clima è rovente. Marino Bertolino, titolare di un negozio in via Biglieri,e consigliere Ascom, lancia un´altra bordata: «Mi aspettavo che Maurizio Grifoni mi difendesse. Tutto è partito dall´Ascom, il presidente Grifoni aveva detto che le luminarie erano a carico del Comune. Che c´era una lista di vie e tra queste era inclusa anche via Biglieri». Racconta di contatti con il quartiere, del costo pro capite. «Scriverò ancora al sindaco, gli consiglio di restituirci i soldi. Perchè io devo pagare, in via XX Settembre e in corso Cavour ha pagato il Comune?». Emanuela Degli Esposti, della cartoleria in via Scavini: «Sto ricevendo tante telefonate da colleghi. Mi dicono: ma se le luminarie erano gratuite, perchè mi hai chiesto dei soldi?». In corso Torino Adriana Agosta, del bar La Caffettiera, fatica a raccogliere il denaro. Da via Gaudenzio Ferrari due commercianti, Mario Pedroni e Rossella Rosania: «Questa è una via storica, il Comune ha pensato solo a corso Cavour». Ma allora come stanno veramente le cose? Giancarlo Paracchini: «Il Comune non è stato sponsor di una via piuttosto che di un´altra. L´amministrazione ha ritenuto opportuno mantenersi su un piano generale per rispettare la tradizione delle luminarie in città». Il budget del Comune per le luminarie, dice Paracchini, è stato incrementato. Ai soldi stanziati, 60 mila euro, si aggiungono i fondi (e questo era stato argomento di polemiche in Consiglio comunale) dei quartieri, circa 12 mila euro. Qualcuno ha contribuito con grosse cifre, altri meno. Quattro circoscrizioni hanno opposto un rifiuto. Si aggiungono poi i soldi raccolti dai singoli nelle singole strade. «Ma nessun quartiere doveva essere penalizzato – sottolinea Paracchini – il Comune si è assunto l´impegno di coordinare e di fare da cabina di regia. Si sono interessati i commercianti singoli che in collaborazione con i singoli quartieri e la regia del Comune hanno ragggiunto un risultato positivo della città». E chi sono questi negozianti? Paracchini e Ferrandi snocciolano: «Viale Roma, corso Torino, via Andrea Costa, via Pietro Micca, Lumellogno, Veveri e Pernate, con particolare riferimento in questo caso al centro anziani». «Ogni commerciante ha dato il suo contributo. Ma dal centro storico non sono arrivati fondi – prosegue Paracchini – la periferia si è fatta parte diligente». L´assessore è determinato a indicare le responsabilità: «Mi assumo l´impegno di far conoscere entro Natale gli importi stanziati dal Comune, dai quartieri e dai singoli. Viale Roma ha le luminarie più belle grazie alla signora Degli Esposti che dovrebbe rappresentare, con il presidente della circoscrizione Preda, un esempio
per tutta la città». Dalle tensioni attuali un monito per il futuro: «Ci sono aspetti negativi che vanno corretti».

– Cristina Meneghini –

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