Consiglio Comunale del 28 febbraio 2002
Il sottoscritto Dott. Andrea ferrati, Capogruppo in consiglio Comunale di Magnago – Bienate Democratica, propone la seguente
MOZIONE
Premesso
– che il problema dell’inquinamento luminoso insistente sul nostro territorio veniva riconosciuto e conseguentemente disciplinato dalla Regione Lombardia con la Legge Regionale n. 17 del 27 marzo 2000
Considerato
– che precedentemente interventi di tal genere venivano effettuati dalle regioni Veneto, Valle D’Aosta, Lazio, Piemonte e Toscana;
– che gli studi effettuati sull’argomento hanno evidenziato che vi è un grosso spreco energetico dovuto ad una cattiva ed irrazionale illuminazione delle nostre città;
– che la cattiva illuminazione comporta problemi di sicurezza stradale, di salute per gli esseri umani ed animali ed ingenti ripercussioni anche sul mondo vegetale;
– che la luce diffusa di notte genera un fondo luminoso continuo, tale che induce ad un affievolimento dei contorni delle strade, riducendo la capacità di rilevare la profondità degli oggetti esistenti (banchine, maciapiedi, pali, cartelli stradali…);
Rilevato
– che la pupilla dell’occhio umano, mal si adatta alle variazioni improvvise di luce ormai usuali nelle nostre strade e parcheggi ;
– che le riferite condizioni sono un fattore altamente abbagliante che ci priva della corretta visione della strada per alcuni minuti;
Preso atto
– che l’illuminazione a giorno delle strade e dei parchi, nonché di ogni altra area pubblica e privata, provoca effetti d’ombra, al di là dei coni di luce che possono divenire rifugio per i malintenzionati;
– che in molte realtà vicine e lontane è stato addirittura registrato un aumento degli atti vandalici in zone di nuova illuminazione (cfr. reports su giustizia Inglese ed USA);
– che l’inquinamento luminoso ed una diffusione irregolare e non disciplinata dalla necessità dell’illuminazione notturna può generare
1) disturbi del sonno e dei ritmi circadiani
2) peggioramenti nei soggetti affetti dal morbo di Alzheimer
3) modificazioni della fotosintesi clorofilliana
dato
– che sul territorio nazionale, e di conseguenza sul nostro territorio, se fossero applicate adeguate leggi anti Inquinamento Luminoso
a) si avrebbe in risparmio energetico di 300-500 miliardi di lire
b) si potrebbero risparmiare 464.644 tonnellate di combustibile
c) si avrebbe una bolletta energetica dell’importazione di combustibile mano cara di 77 miliardi di lire
d) si risparmierebbero 16,4 miliardi di imposte per le aziende produttrici di energia elettrica, quindi una bolletta meno cara per i cittadini
e) non si brucerebbero 1.480.000 tonnellate di ossigeno
f) non si immetterebbero nell’atmosfera 1.356.000 tonnellate di anidride carbonica
g) in un comune di circa 8.000 abitanti si risparmierebbero circa 80.000 di lire di illuminazione pubblica
Dalle valutazioni espresse si sottolinea come non si intenda oscurare le città o vivere nel buio, ma progettare impianti di illuminazione con più criterio in ottemperanza delle leggi regionali, al fine di ottenere una migliore e più razionale illuminazione del suolo.
Ritenuto
Di condividere quanto sopra esposto
IL CONSIGLIO COMUNALE
Intende quanto prima ottemperare a quanto prescritto dall’art. 4 della L.R. 17/2000 e per l’effetto adottare nel più breve tempo possibile un piano di illuminazione per le aree di propria competenza territoriale.
Magnago, 28 febbraio 2002
Andrea Ferrati