Comunicato Stampa Istil del 7/5/2002

Ecco il testo del comunicato stampa dell’ISTIL —————————————–
COMUNICATO STAMPA
Diffusione immediata
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Per informazioni contattare:

Dr. Pierantonio Cinzano
ISTIL, Presidente
cinzano@inquinamentoluminoso.it
Tel. 0445 381899
Fax 0445 378714

Leopoldo Dalla Gassa
VenetoStellato, Coordinatore
dgl@libero.it
Tel. 0424829874

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SEIMILA FIRME E NUMEROSE LETTERE DA ISTITUTI DI TUTTO IL MONDO APPOGGIANO LA
DICHIARAZIONE PER LA PROTEZIONE DEL CIELO STELLATO RIVOLTA AD ONU, UNESCO ED
AI GOVERNANTI DEL MONDO DAI PARTECIPANTI AL CONVEGNO INTERNAZIONALE
“INQUINAMENTO LUMINOSO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE NOTTURNO – VENEZIA:
SALVARE LA NOTTE”.

Diffusa oggi la dichiarazione conclusiva approvata al convegno svoltosi lo
scorso 3 maggio 2002 a Venezia con il patrocinio dell’UNESCO (ROSTE) e della
Regione Veneto e organizzato dall’International Dark-Sky Association (IDA),
l’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso (ISTIL),
VenetoStellato, in collaborazione con CieloBuio.

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Venezia, 7 maggio 2002. Diffusa oggi la dichiarazione approvata a Venezia lo
scorso venerdì 3 maggio 2002 dai partecipanti al convegno internazionale
“Inquinamento luminoso e protezione dell’ambiente notturno – Venezia:
salvare la notte” organizzato con il patrocinio dell’UNESCO Regional Bureau
for Science in Europe (ROSTE) e della Regione Veneto, dall’International
Dark-Sky Association (IDA), l’associazione che in tutto il mondo combatte l’
inquinamento luminoso, l’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento
Luminoso (ISTIL), VenetoStellato – Coordinamento veneto contro l’
inquinamento luminoso, con la collaborazione di CieloBuio – Coordinamento
nazionale per la protezione del cielo notturno.

“In sintesi i partecipanti al convegno chiedono ai governanti della Terra,
dell’Italia e del Veneto – riassume il Dr. Pierantonio Cinzano, direttore
scientifico della sezione italiana dell’IDA e presidente dell’ISTIL – che l’
ambiente notturno venga preservato dall’inquinamento luminoso che ne altera
lo stato naturale e venga conservata alle future generazioni la visione del
cielo stellato. In particolare chiedono loro di adottare nei rispettivi
Paesi leggi contro l’inquinamento luminoso e per la limitazione della
luminosità del cielo notturno con provvedimenti efficaci quali quelli della
legge della Regione Lombardia n. 17 del 27 marzo 2000 premiati e applauditi
dalle organizzazioni che combattono l’inquinamento luminoso.”

“Nelle settimane precedenti al convegno sono state raccolte quasi seimila
firme a sostegno di queste richieste ma – dicono Leopoldo Dalla Gassa,
presidente di Venetostellato e Silvano Tocchet del comitato organizzatore –
prevediamo di raccoglierne molte di più nei prossimi mesi.”

I partecipanti inoltre chiedono all’UNESCO e all’ONU di riavviare il
procedimento per dichiarare il cielo notturno Patrimonio dell’Umanità,
bloccatosi per problemi procedurali. Numerose lettere sono giunte al
convegno per sostenere questa richiesta da Istituti Universitari,
Osservatori Astronomici, studiosi e associazioni di tutto il mondo. “Un
passo cruciale per proteggere il cielo notturno” lo definisce il Dr. Josef
Hron dell’Università di Vienna. “Ciascuno di noi sarà intellettualmente più
povero se l’accesso al cielo stellato non sarà più possibile” dichiara il
Prof. Derek McNally dell’Osservatorio astronomico di Londra, organizzatore
del convegno UNESCO di Parigi nel 1992. “é straordinariamente importante
che le future generazioni possano vedere ancora il cielo stellato che noi
possiamo osservare oggi” scrive il responsabile per la divulgazione del
Gemini South Observatory. “C’é un unico Cielo Notturno, e per una grande
frazione della popolazione mondiale la natura originaria del Cielo Notturno
é andata perduta” commenta il Prof. Roy Garstang dell’Università del
Colorado, uno dei principali studiosi dell’inquinamento luminoso. Di
“disperato bisogno di protezione contro pratiche di illuminazione selvagge,
sciupone e senza cura” parlano i membri della Società Astronomica di
Victoria (Australia).

Per quanto riguarda la città di Venezia, i partecipanti chiedono che il suo
ambiente notturno sia considerato parte del patrimonio storico, artistico e
ambientale della città e che venga protetto e salvaguardato. Chiedono
anche – dicono il Prof. Francesco Rizzoli e il responsabile per Venezia di
Venetostellato, Francesco Del Corso – che la sua illuminazione esterna
notturna, pubblica e privata, sia progettata ed eseguita adottando le più
efficaci misure esistenti per limitare gli effetti dell’inquinamento
luminoso e ponendo elevata attenzione alla tradizione nello scegliere i
livelli di illuminazione.

Ecco il testo completo della dichiarazione:

I partecipanti al convegno IDA/ISTIL/VenetoStellato “Inquinamento luminoso e
protezione dell’ambiente notturno – Venezia: salvare la notte” svoltosi a
Venezia il 3 maggio 2002:

– visto il grave stato di degrado del cielo notturno e i livelli di
inquinamento luminoso in Italia, in Europa e nel Mondo, documentati dalle
misure da satellite, dal Rapporto dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dell
‘Inquinamento Luminoso “Stato del cielo notturno e inquinamento luminoso in
Italia”, dal progetto del Ministero della Pubblica Istruzione “Gli studenti
fanno vedere le stelle” e dai documenti dell’International Dark-Sky
Association;

– vista la Dichiarazione sulla “Riduzione degli Impatti Ambientali Negativi
sull’Astronomia” del convegno UNESCO-IAU-ICSU (Parigi 30/6-2/7/1992) che ha
proclamato il cielo notturno, con il suo fascino e il messaggio che ci
trasmette sul nostro posto nell’Universo, prezioso tesoro appartenente all’
umanità intera e patrimonio da tutelare nell’interesse delle generazioni
attuali e future, conservandolo visibile e pulito;

– vista la Dichiarazione del simposio ONU-IAU-COSPAR “Preservare il Cielo
Astronomico” (Vienna 12-16/7/1999) svoltosi in concomitanza con la Terza
Conferenza ONU sull’esplorazione e sugli usi pacifici dello spazio esterno
(UNISPACE III), che ha ribadito la definizione di spazio esterno come
Territorio dell’Umanità da proteggere da contaminazioni di ogni tipo ed ha
raccomandato che gli stati membri agiscano per limitare l’inquinamento del
cielo da luce ed altre cause;

– visti i ripetuti appelli dell’International Dark-Sky Association rivolti a
tutti i Paesi del Mondo affinché l’illuminazione artificiale sia orientata
solamente dove è utile in modo da conservare la visibilità del cielo
stellato, preservare l’ambiente e realizzare nel contempo un indispensabile
risparmio energetico;

chiedono ai governanti della Terra

che l’ambiente notturno venga preservato dall’inquinamento luminoso che ne
altera lo stato naturale e venga conservata alle future generazioni la
visione del cielo stellato, nostra unica finestra sull’Universo in cui
viviamo, patrimonio inestimabile dell’umanità, per secoli compagno di vita
dei nostri avi, prezioso e suggestivo panorama da salvaguardare,
insostituibile soggetto di ispirazione per la cultura umanistica, l’arte, la
letteratura, la filosofia e la religione, fondamentale oggetto di studio
scientifico, elemento di crescita educativa e didattica;

chiedono inoltre all’UNESCO e all’ONU

di riavviare il procedimento per dichiarare il cielo notturno Patrimonio
dell’Umanità;
in particolare, al fine di proteggere l’integrità del cielo notturno e della
nostra percezione dell’Universo, di tutelare la ricerca astronomica
professionale e amatoriale e la divulgazione scientifica, di razionalizzare
e migliorare la qualità dell’illuminazione esterna notturna, di ridurre i
fenomeni di abbagliamento e affaticamento visivo provocati dall’inquinamento
luminoso migliorando la sicurezza della circolazione stradale, di ridurre i
consumi energetici per illuminazione, di salvaguardare i cicli biologici
naturali dell’uomo e degli altri esseri viventi, di conservare gli equilibri
ecologici e il paesaggio naturale notturno,

chiedono ai governanti della Terra

di adottare nei loro Paesi leggi contro l’inquinamento luminoso e per la
limitazione della luminosità del cielo notturno con provvedimenti efficaci
quali quelli della legge della Regione Lombardia n. 17 del 27 marzo 2000 “
Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione
esterna e di lotta all’inquinamento luminoso” e del relativo regolamento di
attuazione D.G.R. n. 7/6162 del 20 settembre 2001 – premiati e applauditi
dalle organizzazioni che combattono l’inquinamento luminoso;

chiedono infine alle autorità preposte

che l’ambiente notturno della città di Venezia sia considerato parte del
patrimonio storico, artistico e ambientale della città e che venga protetto
e salvaguardato con le sue caratteristiche che la rendono unica; che la sua
illuminazione esterna notturna, pubblica e privata, sia progettata ed
eseguita non soltanto nel pieno rispetto della legge per la prevenzione
dell’inquinamento luminoso della Regione Veneto ma anche adottando le più
efficaci misure esistenti per limitare gli effetti dell’inquinamento
luminoso e ponendo elevata attenzione alla tradizione nello scegliere i
livelli di illuminazione, come merita una così particolare città storica;
che sia sospesa l’installazione di lampade ai vapori di mercurio e che
quelle già installate siano rimpiazzate in modo congruente con i punti
precedenti.

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Ulteriori informazioni

Comitato organizzatore: Pierantonio Cinzano, Leopoldo Dalla Gassa, Francesco
Dal Corso, Francesco Rizzoli, Silvano Tocchet.

Altri comunicati stampa sul convegno si possono trovare su
www.inquinamentoluminoso.it/istil/press/
Il programma del convegno è reperibile anche in PDF su:
http://www.inquinamentoluminoso.it/download/VeniceMeeting.pdf
Altre informazioni su www.inquinamentoluminoso.it/dmsp/

L’INTERNATIONAL DARK-SKY ASSOCIATION (www.darksky.org) è la prestigiosa
organizzazione internazionale che si occupa della lotta all’inquinamento
luminoso nel mondo ed ha sede a Tucson (USA).

L’ISTIL (www.istil.it) è un ente senza fini di lucro che ha come scopo lo
sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sull’inquinamento
luminoso nonché lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e metodi per
limitare l’inquinamento luminoso ed i suoi effetti sull’ambiente. Ha
pubblicato recentemente il Rapporto ISTIL 2001 “Inquinamento luminoso e
stato del cielo notturno in Italia” disponibile in PDF nel suo sito web alla
voce ricerca scientifica/rapporti.

VENETOSTELLATO (www.venetostellato.it) è l’organismo veneto che si occupa
della salvaguardia del cielo notturno e raggruppa una trentina di
associazioni ed osservatori astronomici veneti.

CIELOBUIO (www.cielobuio.org) è il Coordinamento nazionale per la protezione
del cielo notturno, promotore della legge della Regione Lombardia n.17 del
27 marzo 2000. Per questo motivo l’Unione Astronomica Internazionale ha
assegnato il nome Cielobuio ad un pianetino recentemente scoperto (13777-
Cielobuio).

Figura 1: Locandina del convegno

La figura si può scaricare in formato JPEG da

Credits: Copyright Venetostellato/ISTIL/IDA 2002. La locandina può essere
liberamente riprodotta negli articoli.

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