Lecce: Ria spegne le luci a Santa Croce

La Repubblica – 27/04/2002

Incidente istituzionale durante l’inaugurazione dell’impianto di illuminazione a Lecce.
Ria spegne le luci a Santa Croce “Fitto non può decidere da solo”.
LECCE – La polemica esplode a poche ore dalla cerimonia di inaugurazione dell’impianto di illuminazione della basilica di Santa Croce. Il presidente della provincia Lorenzo Ria affida ad un comunicato il suo colpo di scena. “L’annunciata inaugurazione non ci sarà”, tuonano da Palazzo dei Celestini. Ed il motivo è semplice “siamo di fronte all’ennesimo, inaccettabile atto di scorrettezza istituzionale della Regione verso l’istituzione e i cittadini che io rappresento” dice Lorenzo Ria. é amareggiato il presidente dell’amministrazione provinciale, lui, che alla cerimonia di inaugurazione, è stato formalmente invitato, contesta il fatto “di essere stato totalmente escluso dal programma della serata”. Lorenzo Ria nei giorni scorsi, così come gli assessori della sua giunta ed i consiglieri di Palazzo dei Celestini, ha ricevuto un invito per partecipare alla cerimonia. “La Regione Puglia e So.le., hanno il piacere di invitarLa all’inaugurazione degli impianti di illuminazione dei monumenti della provincia di Lecce”, ma il presidente della provincia ha declinato l’invito. E lo ha fatto “provocando un buio istituzionale di protesta”. Lorenzo Ria spiega in numeri le ragioni del suo malumore e dice “la provincia di Lecce aveva aderito all’accordo Regione PugliaEnel in attuazione delle misure 5.1 e 5.2 del Pop Puglia 9499, siglando successivamente la convenzione con la società So.le dell’Enel per la gestione venticinquennale dell’impianto e finanziandone il funzionamento, l’attivazione e la manutenzione per l’importo di un miliardo e 21 milioni di lire”. Ovvero, l’amministrazione provinciale si occupa della gestione dell’impianto non solo per la basilica di Santa Croce, ma anche per Palazzo Adorno e Palazzo dei Celestini, le antiche dimore dove oggi hanno sede gli uffici dell’amministrazione provinciale. Sedere come un semplice invitato e ascoltare gli interventi del presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto e del sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone non va giù a Lorenzo Ria, che attacca senza mezzi termini. Dice “Questo inqualificabile episodio mostra una volta di più a quali limiti di ridicolo possa portare il settarismo politico e rivela il basso spessore di una classe dirigente senza cultura istituzionale”. E poi ancora. Il presidente della provincia va oltre, attacca ancora Fitto, gioca con le parole annunciando “il buio Fitto su Santa Croce e Palazzi barocchi” e aggiunge “l’illuminazione dei principali monumenti barocchi di Lecce è cosa troppo importante per essere ridotta ad una puerile parata propagandistica. Certi amministratori pubblici farebbero meglio ad accendere al più presto l’interruttore del rispetto istituzionale. La Puglia e la città di Lecce forse ne trarrebbero beneficio”. E mentre il presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto preferisce non commentare, c’è invece chi racconta che il sindaco di Lecce, informata della presa di posizione del presidente della provincia Lorenzo Ria, abbia chiamato per accertarsi se davvero il presidente Ria avesse ricevuto l’invito. Ottenuta una risposta positiva, ha deciso di passare all’attacco. Dice la lady di ferro “quello di Ria mi sembra un atteggiamento tipico da bizze elettorali”, e continua ” se era soltanto un modo per uscire sui giornali il presidente della provincia ci è riuscito”. Per l’europarlamentare di Alleanza Nazionale il problema sollevato da Lorenzo Ria è assolutamente privo di fondamento. “I monumenti e le chiese di Lecce sono soprattutto di tutta la città, e tutti gli abitanti sono stati invitati alla cerimonia di inaugurazione degli impianto di illuminazione della basilica di Santa Croce”. Adriana Poli Bortone usa parole sarcastiche per commentare le accuse del presidente della provincia “non so se Lorenzo Ria voleva un invito speciale per partecipare alla serata”. Il primo cittadino leccese rispedisce al mittente le accuse di Ria e dice “in città ma anche in altri centri della provincia ci sono già tanti problemi, come la disoccupazione o il disagio giovanile, di cui la Provincia di Lecce dovrebbe occuparsi, senza invece perdere tempo in polemiche inutili e pretestuose”.Ed usa invece parole durissime per commentare le dichiarazioni del centro destra il senatore Alberto Maritati, candidato per l’Ulivo alla poltrona di primo cittadino. “sicuramente è un fatto increscioso. La manifestazione resta comunque incrinata. Ma condivido la decisione di Lorenzo Ria, e non perché è del mio stesso orientamento politico”. Non entra ovviamente nella polemica squisitamente politica la società So.le del gruppo Enel. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri l’amministratore delegato della So.le Giuseppe Nucci, che ha illustrato l’iniziativa voluta per valorizzare il patrimonio artistico culturale, e l’arcivescovo di Lecce mons. Cosmo Francesco Ruppi. Ad illuminare la manifestazione la luce dell’impianto attivato dall’Enel da un altro contatore.

GABRIELLA DE MATTEIS

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