COMUNE DI FIRENZE – Regolamento Comunale

NORME PER IL MIGLIORAMENTO DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA ATTRAVERSO IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO E L’ABBATTIMENTO DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO
(Deliberazione del Consiglio Comunale n. 923/326 del 3/10/94)
IL CONSIGLIO
CONSIDERATO che l’eccesso di illuminazione pubblica determina nella nostra città, oltre ad uno spreco ingente di energia, una ridotta efficienza della pubblica illuminazione, un inquinamento luminoso che ostacola gravemente l’osservazione astronomica, toglie dal panorama materiale e culturale la visione del cielo, con effetti di disturbo psico-fisico, ledendo un diritto naturale delle persone;
VISTO che l’inquinamento luminoso proveniente da Firenze danneggia la visione del cielo anche nei Comuni circonvicini;
RICORDATO che oltre il 30% dell’illuminazione pubblica viene disperso con uno spreco economico annuo ingente e notevole danno per la ricerca e la cultura astronomica, nonché per l’immagine della città di notte;
ATTESO che per limitare tale inquinamento occorre una razionalizzazione dell’uso e delle forme di tutte le sorgenti di luce esterne;
VISTO inoltre che per superare l’attuale situazione è indispensabile:
1 – il contenimento del consumo energetico derivante dall’utilizzazione di illuminazione esterna pubblica e privata;
2 – il miglioramento dell’illuminazione pubblica là dove essa serve effettivamente ai cittadini;
3 – la tutela dei siti degli Osservatori Astronomici, privati e pubblici, nonché delle zone circostanti, dall’inquinamento luminoso;
CONSIDERATO opportuno come il Comune di Firenze eserciti un controllo per un concreto e razionale uso dell’energia elettrica di illuminazione esterna;
VISTO anche l’ordine del giorno n. 153 approvato a larghissima maggioranza dal Consiglio Comunale il 1 giugno 1992, con il quale si impegnava la Giunta “ad elaborare una proposta di regolamento per la limitazione dell’illuminazione artificiale notturna nel territorio del Comune secondo le indicazioni della mozione approvata dall’ultima assemblea nazionale della Società Astronomica Italiana”;
CONSIDERATA la proposta di legge n. 1296 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico da uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”, presentata il 14.VII.92;
RITENUTO opportuno anticipare i tempi dell’approvazione parlamentare anche per fornire un valido contributo di sperimentazione pratica al successivo regolamento attuativo;
Viste le norme UNI e CIE – Commissione Internazionale de l’Eclairage;
Preso atto dei pareri favorevoli relativi alla regolarità tecnica del provvedimento nonché alla sua legittimità ai sensi e per gli effetti dell’art. 53 della legge 8/06/1990;

DELIBERA

che tutti gli impianti di illuminazione pubblica e privata all’esterno dei fabbricati in fase di progettazione, appalto e/o installazione sul territorio del Comune di Firenze, siano eseguiti: “ad emissione luminosa controllata con ottica full cut-off secondo le definizioni CIE, a basso fattore di abbagliamento, con la massima efficienza e il minor consumo energetico”, garantendo il miglioramento e l’ottimizzazione dell’illuminazione nelle aree di pubblica circolazione;
1 – Sono da considerare “ad emissione luminosa controllata con basso fattore di abbagliamento, massima efficienza e a ridotto consumo energetico” solo le sorgenti di luce con ottiche “full cut-off” con fattore G non inferiore al valore 6, 5, equipaggiate con lampade al sodio ad alta e bassa pressione e dotate di appositi dispositivi regolatori del flusso luminoso in grado di ridurre uniformemente, in determinati orari programmati, l’emissione di luce degli impianti in misura non superiore al 50% e non inferiore al 30%, rispetto al pieno regime di operatività, con notevoli risparmi di energia e di durata delle lampade ed evitando lo spegnimento alternato che provoca pericolosi coni d’ombra sulle carreggiate;
2 – Tutte le sorgenti di luce altamente inquinanti come globi, lanterne e similari dovranno essere munite, da parte delle ditte appaltatrici o fornitrici, di alette frangiluce con inclinazione delle stesse di 45 gradi e con la parete superiore nera o, comunque, non riflettente verso l’alto;
3 – é vietata l’adozione di vetri curvi di protezione con fusione e forma di rifrattori prismatici;
4 – L’uso di riflettori, fari e torri-faro dovrà uniformarsi, su tutto il territorio comunale alle seguenti norme:
– dal momento dell’adozione delle presenti norme tutte le sorgenti esterne di luce, pubbliche e private, non a norma e ricadenti nel Comune dovranno essere sostituite e/o modificate in maniera da ridurre l’inquinamento luminoso il fattore di abbagliamento ed il consumo energetico, al momento che vengono modificate per ordinaria o straordinaria manutenzione;
– per l’adeguamento degli impianti i soggetti pubblici interessati potranno procedere, in assenza di riduttori di potenza, allo spegnimento del 50% delle sorgenti di luce dopo le ore 24;
– tutte le sorgenti di luce altamente inquinanti come globi,. o similiari dovranno essere schermate o comunque dotate di alette frangiluce di cui al comma 2; le stesse dovranno comunque essere dismesse e sostituite con ottiche esclusivamente “full cut-off” entro Km.2,5 di raggio da un osservatorio Astronomico, minimo entro due anni dalla data di adozione delle presenti norme o entro un tempo superiore secondo le indicazioni dell’Amministrazione, in base al parere della Commissione;
Viene fatto divieto di utilizzare, per l’illuminazione pubblica e privata, fasci orientati dal basso verso l’alto in tutti i casi in cui è possibile realizzare un’illuminazione dall’alto al basso; negli altri casi deve essere rilasciata apposita autorizzazione con annessa regolamentazione ed è obbligatorio lo spegnimento alle ore 24;
– esibizioni, spettacoli, manifestazioni sportive, attività di tempo libero, giochi di luce o qualunque impiego della luce che si discosti dall’usuale illuminazione cioè quella avente l’esclusiva finalità di facilitare il compito visivo, sono sottoposti ad autorizzazione del Sindaco, su parere della Commissione di cui all’art. 6 che indica anche specifica regolamentazione;
– è fatto divieto indirizzare fasci luminosi verso superfici riflettenti e specchi di acqua o altri liquidi di simili proprietà ottiche;
– fari-torre, torri-faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, monumenti, svincoli ferroviari e stradali, complessi industriali, impianti sportivi di ogni tipo dovranno obbligatoriamente avere, rispetto al terreno, un’inclinazione non superiore a 15 gradi se simmetrici e a 25 gradi se asimmetrici impiegando apparati con ottica schermata “full cut-off” in riferimento alle raccomandazioni CIE contro l’abbagliamento e ottenendo specifica autorizzazione;
– nell’illuminazione degli edifici e monumenti, fermi restando i limiti indicati, i fasci di luce dovranno rimanere di almeno un metro al di sotto del bordo superiore della superficie da illuminare e si dovranno utilizzare, ove possibile, tecniche di illuminazione radente dall’alto verso il basso e, ove fosse non necessario per motivi di sicurezza, lo spegnimento dovrà essere realizzato alla mezzanotte;
– è consentita deroga a dette limitazioni solo per lanterne già esistenti all’interno dei centri storici del Comune, purché vengano equipaggiate di lampade adeguate con relative alette frangiluce, di cui al comma 2 o di apposite parabole ospitanti la sorgente di luce in modo da dirigere il fascio là dove serve;
– dopo le ore 24 i punti luce della pubblica illuminazione dovranno essere disattivati per la metà o dovrà essere ridotto il flusso emesso da ciascuna lampada per almeno il 30% di quello a pieno regime tramite dispositivi automatici appositi, salvo le esigenze della sicurezza, dell’incolumità e dell’ordine pubblico;
5 – Le ditte appaltatrici o fornitrici dovranno attestare sotto la propria responsabilità, tra le caratteristiche tecniche delle sorgenti di luce prodotte, la rispondenza con le presenti norme;
6 – é costituita la Commissione Consultiva per il risparmio energetico e il controllo dell’illuminazione esterna, presieduta dal Sindaco o, come suo delegato, da un cittadino che possieda i requisiti per la nomina ad assessore; la Commissione è composta da:
– un tecnico comunale dirigente della Pubblica Illuminazione;
– un rappresentante del Settore della Polizia Municipale del Settore Traffico;
– un rappresentante delle associazioni degli astrofili;
– un rappresentante delle associazioni degli astronomi;
– un rappresentante della Società appaltatrice della manutenzione della pubblica illuminazione;
– un rappresentante della Soprintendenza ai Monumenti;
7 – Tutte le autorizzazioni o concessioni edilizie comportanti interventi sulle facciate esterne degli edifici, dovranno essere trasmesse al S.F. Illuminazione Pubblica;
8 – Le lampade ad incandescenza ancora esistenti nella pubblica illuminazione, particolarmente nel centro storico, se superiori a 10 watt, dovranno essere sostituite esclusivamente con lampade al sodio ad alta pressione o con altre lampade più efficienti sia per ridurre l’inquinamento atmosferico sia per il risparmio energetico, equipaggiandole con alette brunite superiormente o dotando le lanterne di apposita parabola ospitante la sorgente di luce in modo da dirigere il fascio esclusivamente là dove serve ad illuminare meglio le zone effettivamente utilizzate dal pubblico;
9 – Sono allegate alla presente delibera, a formarne parte integrante, le “Raccomandazioni per la progettazione di impianti di illuminazione esterna notturna” a cui dovranno attenersi gli uffici tecnici comunali e che potranno servire di ausilio alle apposite commissioni competenti (Commissione Edilizia, Commissione insegne ecc.) per valutare i progetti di illuminazione esterna.

ALLEGATI:
RACCOMANDAZIONI PER LA PROGETTAZIONE DI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA NOTTURNA
Le seguenti raccomandazioni mirano a indirizzare la progettazione sia pubblica che privata onde limitare la luce dispersa nel cielo (inquinamento luminoso) da impianti di illuminazione esterna ed il conseguente spreco di energia elettrica utilizzata per illuminare là dove non è utile ai cittadini, favorendo una migliore luminosità nelle aree di circolazione e dove è effettivamente necessario.
Illuminazione di strade, piazzali, svincoli e barriere o caselli autostradali.
1 – Utilizzare esclusivamente armature full cut-off (secondo le definizioni CIE) che limitano le dispersioni di luce e l’abbagliamento;
2 – Ridurre al minimo possibile l’angolo dell’armatura rispetto al terreno (i uguale o minore di 5°), preferendo l’installazione dell’armatura al centro della strada (e quindi orizzontale) o su bracci che la avvicinano al centro della strada permettendo una sua minore inclinazione;
3 – Montare sulle armature vetri di sicurezza piani che filtrano le radiazioni Ultraviolette;
4 – Nelle vicinanze degli Osservatori Astronomici preferire l’installazione di più punti luce di intensità limitata e su pali più bassi possibile che illuminino l’area utile per parti piuttosto che pochi e potenti fari su sostegni alti che illuminino tutta l’area, in quanto un più breve percorso della luce limita la quantità riflessa e diffusa verso l’alto dalle particelle di pulviscolo e nebbia;
5 – Nel caso di grandi piazzali ove si debbano usare per necessità pochi e potenti punti luce non utilizzare proiettori singoli, ma eventualmente gruppi di proiettori a riflettore asimmetrico rigorosamente orizzontali (i= 0°). Un’omogenea illuminazione si potrà creare sfruttando il fatto che in tali proiettori il fascio esce con un certo angolo rispetto all’asse e studiando opportunamente il posizionamento dei sostegni;
6 – Nell’illuminazione dei centri storici e turistici evitare le lampade del tipo a “globo” che, anche se dotate di schermi, sono particolarmente dispersive. Se reali esigenze estetiche e turistiche richiedono l’uso di armature a lanterna “stile antico” usare lampade al sodio ad alta pressione (la cui luce giallo-oro è piacevolmente calda) con potenze non elevate. Ciò, oltre a limitare l’inquinamento luminoso, rende più plausibile l’ambientazione storica. Se, per le stesse esigenze, sono richieste armature di design particolare, scegliere solo quelle garantite “full cut off”;
7 – Nelle strade extraurbane, negli svincoli, nei caselli e barriere autostradali, nelle zone industriali e artigianali, aeroportuali ecc. utilizzare esclusivamente lampade al sodio a bassa pressione. La loro luce monocromatica è meno inquinante perché facilmente filtrabile. Negli incroci pericolosi e nelle strade urbane più popolate e in genere ove è realmente necessario distinguere i colori, utilizzare lampade al sodio ad alta pressione. Non utilizzare in alcun caso lampade ai vapori di Mercurio, o alogene. Riservare le lampade agli Joduri metallici solo per l’illuminazione degli impianti sportivi ove specifiche esigenze rendono necessaria una luce particolarmente bianca (e inquinante).
8 – Quando è richiesta una certa percezione del colore utilizzare la illuminazione Mista. Un certo numero di lampade al sodio ad alta pressione frammiste a quelle al sodio a bassa pressione rende percepibile il colore limitando l’inquinamento luminoso.
9 – I sistemi per lo spegnimento o la riduzione dell’intensità dell’illuminazione dopo una certa ora utilizzarli sempre in rapporto al reale uso dell’area illuminata e alle esigenze di sicurezza del traffico.
10 – Non utilizzare quantità di luce superiori a quanto effettivamente necessario. Questo è caratteristico degli impianti male eseguiti. L’importanza della strada o dell’area illuminata deve essere accuratamente valutata e deve essere scelto il minore livello di illuminazione applicabile. I valori a cui riferirsi sono quelli suggeriti dalla CIE nella pubblicazione 2/2 del 1975 (Recomendations for the Lighting of Roads for Motorized Traffic).
11 – Evitare di illuminare fuori della zona dove l’illuminazione è richiesta (ad es. il terreno attorno agli svincoli stradali)
Illuminazione degli edifici.
12 – Nell’illuminazione delle pareti verticali usare sempre e solo proiettori a riflettore asimmetrico.
13 – Illuminare sempre dall’alto verso il basso. Questo rende minore la quantità di luce diffusa in cielo. Il limite del fascio del proiettore non deve mai andare oltre il bordo della parete da illuminare. Applicare se necessario degli schermi.
14 – Nell’illuminazione di capannoni industriali usare sempre lampade al sodio a bassa pressione mentre per gli edifici di interesse turistico utilizzare lampade al sodio ad alta pressione.
15 – Tenere conto del coefficiente di riflesso della parete nel dosare la quantità di illuminazione. Non usare mai quantitativi esagerati di luce. é la cura e l’arte nell’allestire l’impianto a produrre la sensazione estetica e non la quantità di luce usata.
illuminazione di impianti sportivi.
16 – Usare la massima cura nell’allestire l’impianto poiché la necessità di usare lampade a largo spettro (Joduri metallici, ecc.) rende estremamente inquinante la luce dispersa.
17 – Prevedere diversi livelli di illuminazione nei casi di allenamento, partita e riprese televisive.
18 – Usare sempre proiettori a riflettore asimmetrico montati orizzontalmente o gli altri speciali proiettori schermati reperibili in commercio montati con minor inclinazione possibile rispetto alla verticale.
illuminazione di Sicurezza
19 – Nell’illuminazione di case, accessi, capannoni industriali usare sempre sistemi con sensori a raggi infrarossi che accendano le lampade solo all’avvicinarsi di una persona.
20 – Nei casi ove ciò non fosse possibile usare sempre lampade al sodio a bassa pressione applicando per le armature gli stessi criteri dei paragrafi precedenti.
21 – Nelle vicinanze di un Osservatorio Astronomico verificare con particolare accuratezza che le lampade siano totalmente schermate nella direzione dell’Osservatorio, in modo da evitare Inquinamento Ottico. Ciò anche nel caso di installazione di lampade di potenza non elevata, quali quelle per l’illuminazione di accessi e cortili di case private.

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