Ultimi sviluppi della polemica con la SAIt e lettera di P.Cinzano

Le ultime novità della polemica che si sta sviluppando con le ultime persone che credevamo potessero essere a favore dell’Inquinamento Luminoso: gli astronomi della SAIt. Viene inoltre riportato il testo di una lettera inviata alla SAIt da Pierantonio Cinzano La Società Astronomica Italiana ha inviato una lettera alla Regione Emilia-Romagna, con la quale supportava l’intervento di Marano/Zitelli per uno stravolgimento della legge 989 a favore delle norme UNI. é da evidenziare il fatto che la lettera portasse la firma di Fabrizio Bonoli, che è il vice di Bruno Marano a Bologna.

In ogni caso, questa posizione è condivisa anche dagli alti vertici della SAIt, tanto è vero che il suo presidente, il prof. Salvatore Serio, in seguito alle molte telefonate e lettere pervenute per protesta per le affermazioni di Marano, ha dichiarato che scritto “la sua linea è quella di mantenere la calma di fronte al fuoco nemico”.
Come è stato notato da molti, quello che viene definito fuoco nemico è in realtà composto da tanti amanti del cielo e non da accaniti soldati.

Per tutti questi motivi, il prof. Pieranronio Cinzano ha inviato una lettera al prof. Serio, riporto il testo qui di seguito.

***

Thiene, 25 gennaio 2002

Preg.mo Prof. Salvatore Serio
Presidente della Società Astronomica Italiana
Sua Sede

Lettera Aperta

Oggetto: Astronomi a favore dell’inquinamento luminoso

Carissimo Presidente,

Ti scrivo per un evento di una gravità inaudita. L’11 gennaio 2002 la
Regione Emilia-Romagna ha indetto un audizione conoscitiva sulla ottima
proposta di legge regionale contro l’inquinamento luminoso n. 989 cui ha
partecipato in rappresentanza della SAIt il Vice Presidente Fabrizio Bonoli,
senza intervenire. In data di oggi sono stato informato di una lettera che
Bonoli, firmando per conto del presidente della Società Astronomica
Italiana, avrebbe spedito alla Regione Emilia- Romagna. La lettera afferma
“Nel merito della proposta di legge in esame, si ritiene importante
sottolineare due punti di carattere generale. Relativamente ai requisiti di
illuminazione, alle modalità di applicazione e ai parametri illuminotecnici,
si suggerisce di rimandare alle norme UNI già esistenti”. Anche se ad un
occhio inesperto questa frase potrebbe sembrare inoffensiva e anzi sensata,
tutti quelli che si occupano di inquinamento luminoso sanno bene che l’unica
norma UNI esistente contro l’inquinamento luminoso -la UNI10819- è
notoriamente inefficace tanto da essere criticata ormai ad ogni livello. La
sua inefficacia è facile da dimostrare e nel mio intervento alla suddetta
audizione avevo illustrato questo punto a tutti i presenti. In Piemonte, ove
esiste una legge che fa riferimento alla UNI10819, è stata presentata alcuni
mesi fa una nuova proposta di legge con provvedimenti simili alla n. 989. Lo
stesso capiterà ovunque venisse fatto l’errore di approvare una legge
sbagliata. Inoltre, alla luce delle esperienze passate la strada di una
revisione della UNI10819 non è giudicata percorribile dalle organizzazioni
che si occupano di lotta all’inquinamento luminoso e questo – tanto per fare
un esempio – è stato ammesso all’audizione perfino dal rappresentante dell’
ENEL.

é gravissimo che la SAIt proponga alla Regione Emilia-Romagna di fare
riferimento alla inefficace norma UNI invece di sostenere il testo originale
della proposta di legge n. 989 che è:
§ enormemente più serio ed efficace, sebbene piuttosto blando rispetto alle
proposte da me avanzate nel mio intervento che spero vengano accettate;
§ affine all’ottimo ed efficace testo di legge già sperimentato con successo
da due anni in Lombardia, uno dei migliori del mondo, anche come semplicità
di applicazione;
§ congruente con i provvedimenti richiesti dall’International Dark-Sky
Association in tutto il mondo;
§ affine ai provvedimenti applicati in regolamenti come quello della città
di Frosinone che hanno consentito enormi risparmi energetici ed economici;
§ frutto di un aggiornamento e affinamento di quel testo di legge approvato
a suo tempo dalla Assemblea dei Soci della Società Astronomica Italiana.

é assolutamente inconcepibile che gli astronomi italiani della SAIt invece
di dare il loro più totale appoggio agli ottimi e sperimentati provvedimenti
della proposta di legge n. 989 insistano per avere più inquinamento
luminoso.

La lettera di Bonoli segue a ruota l’intervento fatto dal Direttore del suo
Dipartimento Prof. Bruno Marano alla stessa audizione, il quale ha espresso
alcune posizioni criticabili e non corrette che mi sarei aspettato da
qualche illuminotecnico rimasto indietro alle discussioni di tre anni fa, e
non da un astronomo. Sarebbe opportuno che la SAIt evitasse di appoggiare
direttamente o indirettamente simili interventi.

Il fatto che la Società Astronomica Italiana si sia pronunciata a favore di
un maggiore inquinamento luminoso – perché questo è esattamente ciò che
discende dalla lettera – danneggerà gravemente a livello internazionale l’
immagine della Società e della stessa comunità astronomica italiana. Come
socio mi sento estremamente danneggiato nella mia onorabilità e protesto
fermamente, nella speranza che altri si aggiungano alla mia protesta.

Ti chiedo, come socio SAIt di vecchia data (1977) che ha collaborato a lungo
con la Società sull’inquinamento luminoso, di voler riconsiderare la
posizione presa dalla SAIt.

Nel caso che Tu non possa o non voglia modificare la posizione della Società
nei confronti della proposta di legge n. 989, pur apprezzando molto il tuo
operato fino ad ora, riterrei opportuno che Tu ed il Vicepresidente Bonoli
consideraste la possibilità di lasciare ad altri il vostro incarico in modo
da non danneggiare ulteriormente l’immagine della Società e la volontà dei
soci chiaramente espressa nell’Assemblea del 1990.

Ritengo che l’accaduto sia dovuto anche al fatto che da quando la SAIt ha
“licenziato” l’avv. Mario Di Sora dalla guida della commissione per lo
studio dell’inquinamento luminoso, la nostra Società ha lasciato l’argomento
di volta in volta in mano a persone del tutto incompetenti nel campo. Chiedo
alla Società di voler assegnare nuovamente l’incarico di seguire il problema
“inquinamento luminoso” all’avv. Mario Di Sora come agli inizi degli anni ‘
90. Egli ha dato avvio alla lotta all’inquinamento luminoso in Italia, gode
della più ampia stima dell’International Dark-Sky Association, ha operato
con grande accortezza, sensibilità e competenza e non avrebbe mai messo la
Società nella imbarazzante situazione in cui essa si trova. Nel caso che la
Società preferisse un laureato in astronomia, anch’io sono disponibile per
detto incarico.

Con i più cordiali saluti,

Dr. Pierantonio Cinzano
Socio SAIt dal 1977

Commenti chiusi