Lettera di protesta di CieloBuio per gli interventi dei proff. Zitelli e Marano

Lettera di protesta del nostro presidente Diego Bonata per gli interventi della prof.ssa V. Zitelli e del prof. B. Marano, che hanno duramente attaccato il lavoro della nostra associazione Spett.

IAU – Presidente Prof. F.Pacini

INAF – Presidente Prof. Setti

SAIt – Presidente Prof. S.Serio

Cordiali amici, e/o colleghi, astrofili, astronomi, associazioni, osservatori privati o pubblici, istituti di ricerca, mi presento: sono Diego Bonata, presidente di CieloBuio – coordinamento nazionale per la protezione del cielo notturno.
“Cielobuio” conta oltre 100 fra associazioni, osservatori ed istituti di ricerca afferenti in tutta Italia ed anche all’estero, ed è impegnata in una attiva collaborazione sul territorio con l’Unione Astrofili Italiani e l’International Dark Sky Association, che parallelamente alle analoghe strutture della Società Astronomica Italiana operano proficuamente nella lotta all’inquinamento luminoso.

Nella seconda settimana di Gennaio 2002, presso il consiglio della Regione Emilia Romagna, nel corso di un audizione pubblica del nuovo pdl regionale in materia di inquinamento luminoso, si è verificata una situazione assolutamente grave e sconcertante.
Gli interventi della società Sole sezione Emilia, degli illuminotecnici, e dei rappresentanti dei comuni che erano stati invitati, hanno tutti evidenziato pareri positivi oltre che grande interesse e soddisfazione per tale progetto di legge.
L’intervento che è seguito è stato quello del Prof. Bruno Marano direttore del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Bologna che era accompagnato in audizione dalla prof.ssa Valentina Zitelli.
Il suo intervento, oltre ad essere stato altamente inopportuno ed irriverente nei confronti i presenti, in particolar modo per l’associazione CieloBuio promotrice di tale progetto di legge, lo riteniamo una delle azioni più grottesche e controproducenti della recente astronomia italiana.
L’esimio Prof. Marano, contrariamente a qualsiasi logica e regola di convivenza civile, ha gettato fango sul faticoso lavoro DI PURO VOLONTARIATO realizzato in questi anni dalla Ns. associazione e delle associazioni che con noi collaborano per salvaguardare la cultura scientifica in Italia, ha criticato pubblicamente le scelte delle regioni che come la Lombardia hanno tentato di arrestare l’avanzata dell’IL (che nel contesto – audizione pdl Emilia – non centrava nulla), ha denigrato il premio internazionale “..per una stella in più” istituito nel 2000 da CieloBuio – UAI – IDA, ha sostenuto pubblicamente alcune tesi infondate sull’IL ed ha affermato apoditticamente che la lotta all’inquinamento luminoso si può concretizzare solo ed unicamente mediante l’applicazione della norma UNI, nello specifico il riferimento chiaro era alla norma UNI 10819, la stessa a cui la prof.ssa Zitelli ha partecipato alla stesura, la stessa norma che di fatto legalizza una dispersione di luce verso l’alto pari sino al 23%!
Un’affermazione di codesto tipo, che poteva essere comprensibile se fatta da un illuminotecnico, risulta quanto mai sorprendente per il buon senso dei presenti in quanto fatta da un professore universitario ordinario di astronomia.
é con vivo dispiacere constatare che il prof. Marano non si rende conto che occupa il suo posto perché c’é ancora gente che si appassiona di astronomia e coltiva la sua cultura astronomica sino ad intraprendere studi universitari in quella che riteniamo una delle più prestigiose università di astronomia italiane.
Ci dispiacerebbe vederlo dirigere un dipartimento vuoto per non aver avuto la lungimiranza di capire che gli astronomi di oggi sono gli astrofili di ieri, e che se nessuno vedrà più le stelle oggi, forse un giorno dovrà trovarsi un altro lavoro perché non ci saranno più sogni, interessi e vocazioni astronomiche da coltivare a livello universitario.
Troviamo strano cosi tanto accanimento e originalità di posizione da parte di un astronomo e che sia un astronomo a creare un potenziale danno alla lotta all’inquinamento luminoso degli ultimi anni, di fronte ad un intervento finale dello stesso rappresentante della Sole – ENEL che ha ammesso pubblicamente (esistono le registrazioni di tutto l’evento) che la norma UNI10819 é pessima e che l’idea di rifarla é ormai una strada che non appare alla luce dei fatti più percorribile.
Osiamo sperare che il caso Marano/Zitelli, nell’ambito delle gloriose tradizioni dell’astronomia italiana rimanga del tutto isolato e singolare.
Ciò tuttavia ci obbliga ad avvertire le pubbliche Istituzioni responsabili della cultura e della gestione della divulgazione popolare che siamo più che mai decisi a difendere l’oscurità del cielo notturno ed il risparmio energetico.
Saremo, altresì, disposti, nostro malgrado, a procedere a norma di legge a difesa della nostra dignità umana e culturale.
Siamo volontari della scienza ma anche contribuenti del patrio erario.

Confidando quindi che SAIt, INAF e IAU nella consapevolezza di così gravi affermazioni e nella forza delle loro illustri istituzioni si dissocino da tale posizione, e sperando che il nostro immenso sforzo per la salvaguardia degli scenari del cielo notturno e della cultura scientifica italiana, possa rappresentare per le Vs. istituzioni un degno contributo al Vs. prezioso lavoro di ricerca, porgiamo cordiali saluti,

Ing. Diego Bonata

CieloBuio – Coordinamento Nazionale per la protezione del cielo notturno

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