CieloBuio nelle Marche: nuovi difensori del cielo notturno, misura della qualità del cielo notturno, controlli sui privati con la Polizia Municipale. Il 25 ottobre 2008 è la sedicesima Giornata Nazionale sull’Inquinamento Luminoso.
E’ una delle occasioni durante le quali viene posta l’attenzione di tutti sullo spreco energetico perpetrato da quelle fonti luminose pubbliche e private che sprecano l’energia elettrica disperdendo la luce lateralmente e verso l’alto.
La giornata nazionale è la giusta occasione per fare un resoconto delle attività che CieloBuio sta attuando per combattere tale forma di inquinamento e spreco energetico nelle Marche.
Innanzitutto saluto Andrea Boldrini, un nuovo difensore del cielo notturno, che dal 2008 ha iniziato attivamente l’azione di controllo in provincia di Ancona e in particolare sul comune di Jesi con cui è iniziata anche una forma di collaborazione. Grazie ad Andrea sono stati presi anche contatti con il Presidente del Parco Nazionale dei Sibillini affinché si attivi il prima possibile per difendere dall’inquinamento luminoso una importante zona della Marche. E’, tuttavia, indispensabile una maggiore partecipazione degli astrofili marchigiani per controllare l’operato delle amministrazioni comunali, principalmente nelle province di Ascoli e di Macerata. L’inspiegabile atteggiamento di alcune amministrazioni comunali ha costretto CieloBuio a seguire la strada delle denuncia. Ancora non è chiusa la pratica con il Comune di San Benedetto; a maggio, dopo essere stati informati della richiesta di archiviazione da parte del Pubblico Ministero della Procura di Ascoli, CieloBuio ha presentato opposizione, seguendo il consiglio del nostro Avvocato Mario di Sora. Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi.
A Pesaro, da qualche mese, grazie alla proficua collaborazione della Polizia Municipale, è iniziato il controllo sugli impianti di illuminazione per esterni dei privati. In circa 4 mesi tutti i verbali di diffida hanno permesso di mettere a norma e in sicurezza diversi impianti inquinanti e/o pericolosi per la viabilità stradale in quanto fonte di distrazione e/o abbagliamento. Si evidenzia la sensibilità ed attenzione dei cittadini coinvolti che, una volta informati, hanno subito compreso il problema e in breve tempo (la legge prevede 60 giorni di tempo per la bonifica, pena la sanzione da 260 a 1030 euro) hanno messo a norma l’impianto. Un esempio che sarebbe opportuno ripetere anche in altri comuni della nostra regione. Ringrazio ancora Mario di Sora per tutti i suggerimenti che mi ha fornito, essendo stato il primo ad iniziare questo tipo di controlli.
Grazie all’acquisto dello “Sky Quality Meter”, sono iniziate le misurazioni del livello di inquinamento luminoso nella provincia di Pesaro-Urbino. Il parametro di riferimento utilizzato è la brillanza. Le prime misure hanno dato dei risultati piuttosto sconfortanti. In periferia di Pesaro il cielo notturno risulta essere molto luminoso (brillanza media pari a 19,8 magnitudini/arcsec2) pur avendo eseguito la misura dopo l’una di notte, quando molti impianti riducono i flussi luminosi. Leggermente migliore la situazione dalle colline tra Pesaro e Fano dove la brillanza media risulta essere 20,2 magnitudini/arcsec2, tipica di un cielo luminoso. Invece le misure eseguite sugli Apennini (Monte Nerone) hanno fornito un valore di brillanza pari a 21,3 magnitudini/arcsec2 , tipiche di un cielo poco luminoso ma pur sempre inquinato. Pur riconoscendo l’impegno dei comuni di Pesaro e Fano per realizzare i nuovi impianti a norma tuttavia rimane ancora molto da fare da parte di tutti i soggetti coinvolti per consegnare alle future generazioni la possibilità di godere la visione del cielo stellato.
Il referente di CieloBuio per le Marche
Fabio Arcidiacono