Una volta tanto l’Italia fa da guida agli altri Paesi europei sempre più attenti in materia di lotta all’inquinamento luminoso. La Slovenia ha appena approvato una legge nazionale che prevede un’emissione massima a 90° ed oltre di 0.0cd/klm. Si tratta del secondo caso, dopo la Repubblica Ceca, in cui una nazione europea adotta una specifica legislazione nazionale per contrastare un fenomeno in rapida crescita e sospettato di produrre gravi effetti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.
Per molti versi la nuova legge slovena si ispira, in vari punti, alle leggi regionali approvate in Italia, prima fra tutte quella della Regione Lombardia del 2000, giudicate da molti quale riferimento essenziale nel settore.
Non soltanto si introduce sull’intero territorio il divieto di disperdere luce al di fuori delle aree in cui serve, mediante l’adozione di impianti che taglino le emissioni oltre l’orizzonte, ma si fissano obblighi severi in materia di insegne luminose, illuminazione dei monumenti e degli edifici storici e in fatto di potenza installata.
Di fatto, tra l’Italia e la vicina nazione sorta dalle ceneri dell’ex Jugoslavia, almeno in fatto di lotta all’inquinamento luminos, non esiste più un confine dato che, nello scorso luglio, è entrata in vigore la legge contro l’inquinamento luminoso del Friuli Venezia Giulia, l’ottava regione italiana in ordine di tempo a dotarsi di un testo ispirato, ancora una volta, alla legge lombarda.
Grazie a queste normative emanate sulla spinta dell’impegno di associazioni come Cielobuio a livello italiano e dell’International dark sky association, approvate da maggioranze trasversali e appoggiate con convinzione anche dalle associazioni di difesa dell’ambiente, non soltanto si riuscirà a ridurre lo spreco di energia elettrica per l’illuminazione notturna, ma sarà anche possibile migliorare il paesaggio notturno oggi rovinato da una cappa luminescente nella stragrande maggioranza del territorio europeo.
Dell’esperienza in corso nelle regioni italiane e delle tecnologie a disposizione per limitare l’inquinamento luminoso si parlerà estesamente anche nel corso del prossimo convegno internazionale dedicato al problema, che si terrà a Bled, in Slovenia dal 5 al 7 ottobre 2007e dove appunto CieloBuio sarà resente con 9 relazioni circa 1/4 di quelle presentate.
COMUNICATO STAMPA – english
CieloBuio invita tutti a partecipare al Simposio europeo di Bled dove verranno esposte tutte le più moderne tecnologie nell’ambito dell’illuminazione eco-compatibile e dove l’ing. Palladino, che più volte ha collaborato anche come APIL con CieloBuio, sarà presente per presentare un’interessante relazione dal titolo “Illumiazione storica e monumentale con luminanze medie mantenute di 1cd/m2”
International Exhibition: Quality Lighting and Light Pollution
5-6 October 2007, Bled, Slovenia
Goals
This conference would like to stimulate a global process for reducing light pollution from present 100 % down to 25 %.
This is an achievable objective if quality, fully shielded outdoor illumination is used everywhere and without exceptions.
Illumination should be used just in places where it is needed, in the amount which is needed and during time when light it is needed.
Organization, Program, Scientific Commitee, Registration, and more…