Con cinque anni di ritardo viene recepita dal Parlamento Italiano quella che all’epoca era stata chiamata, forse impropriamente, Operazione Cielibui. La proposta della nostra associazione all’allora Commissario alla Spending Review Enrico Bondi mirava a contenere gli assurdi sprechi nel settore dell’illuminazione pubblica. Come è noto infatti in Italia consumiamo pro-capite più del doppio di quanto si consumi in Germania e nel Regno Unito (e quindi risultiamo il più inquinato tra i paesi del G20; fig. 12 qui: . La nostra proposta era stata successivamente portata avanti anche dal Commissario Carlo Cottarelli. Però non era mai arrivata in porto perché non veniva ‘digerita’ a livello politico.
L’attuale Commissario alla Spending review Yoran Gutgeld ha fatto inserire nella Legge di Bilancio 2018 alcuni emendamenti che porteranno almeno a dimezzare i consumi nell’illuminazione pubblica entro la fine del 2022.
Sarà fondamentale che, negli interventi che verranno concretamente presi per abbattere gli sprechi, si cerchi innanzitutto di eliminare le luci inutili (ad esempio quelle che illuminano quando e dove non c’è nessuno) e quelle troppo intense, abbaglianti e pericolose. Sulle luci rimanenti, quelle ritenute in qualche modo utili, bisognerà comportarsi come nei paesi più virtuosi, usando i livelli di illuminazione strettamente necessari, senza usare illuminazioni da sala operatoria. Abbiamo personalmente misurato livelli di illuminamento oltre dieci volte maggiori rispetto a quanto prescritto dalle norme!
L’efficienza che sarà richiesta ai nuovi impianti non dovrà incidere negativamente sugli altri aspetti ambientali della luce che, non va dimenticato, nelle ore notturne è un inquinante per l’ambiente e per l’uomo. In particolare, tutti gli studi medici più recenti (esempio: https://www.nature.com/articles/tp2016262.pdf)mettono in guardia dall’eccesso di utilizzo della luce blu di notte, luce blu che nei LED bianchi che vengono installati attualmente è diverse volte più intensa che nelle luci gialle delle lampade al sodio. Per contenere la luce blu inquinante si possono ora utilizzare i LED PC Ambra e quelli bianchi a tonalità calda a 2200 K.
Chi è preoccupato per la sicurezza, non ha motivo di esserlo. Anche se molti la usano come scusa per illuminare qualsiasi cosa, nella realtà dei fatti, come dimostra l’ultimo studio britannico in proposito (http://jech.bmj.com/content/early/2015/07/08/jech-2015-206012), la sicurezza non aumenta con la luce. Meglio usare i soldi risparmiati per aumentare davvero la sicurezza, magari assumendo poliziotti e carabinieri e aumentando loro gli stipendi.
E’ triste pensare che se il Parlamento non avesse bocciato la nostra proposta 5 anni fa, ora staremmo già risparmiando almeno mezzo miliardo all’anno e danneggeremmo meno l’ambiente e la nostra salute. Comunque, meglio tardi che mai!
Ecco il testo della parte di legge di Bilancio che riguarda i risparmi sull’illuminazione pubblica:
384-bis. Al fine di ridurre la spesa pubblica corrente e di favorire interventi di elevata qualità di efficientamento energetico, entro il 31 dicembre 2022, è promossa la realizzazione da parte degli enti locali di interventi di efficientamento energetico e di adeguamento alle normative vigenti sugli impianti di illuminazione pubblica di proprietà degli enti medesimi tali da ottenere, entro il 31 dicembre 2023, una riduzione dei consumi elettrici per illuminazione pubblica pari almeno al 50 per cento rispetto al consumo medio calcolato con riferimento agli anni 2015 e 2016 e ai punti luce esistenti nel medesimo periodo per i quali non siano già stati eseguiti nell’ultimo quadriennio o siano in corso di esecuzione, alla data di entrata in vigore della presente legge, interventi di efficientamento energetico o non sia stata installata tecnologia LED, mediante il ricorso a tecnologie illuminanti che abbiano un’emergenza luminosa almeno pari a 90 lumen Watt (lm/W), fermo restando quanto previsto all’articolo 34 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
384-ter. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 384-bis, gli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento alle normative vigenti ivi previsti possono essere realizzati con il ricorso a strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione dalla società Consip Spa e, ove realizzati da imprese, possono fruire, nel limite di 288 milioni di euro, delle agevolazioni erogate a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca di cui all’articolo 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, utilizzando le risorse di cui all’articolo 30, comma 3 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. Il decreto di cui al comma 357 del medesimo articolo 1 della legge n. 311 del 2004 è emanato dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
384-quater. Non possono accedere alle agevolazioni di cui al comma 384-ter gli impianti per i quali siano già stati eseguiti nell’ultimo quadriennio o siano in corso di esecuzione, alla data di entrata in vigore della presente legge, interventi di efficientamento energetico nonché gli impianti per i quali siano stati installati apparecchi per l’illuminazione pubblica a tecnologia LED.
384-quinquies. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuate le modalità di attuazione degli interventi di cui ai commi 384-bis e 384-ter, tenendo conto degli interventi di efficientamento energetico già eseguiti o in corso di esecuzione, dell’avvenuto ricorso a strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione dalla società Consip Spa, nonché le modalità di raccolta dei dati sui consumi e di monitoraggio dei risultati raggiunti e dei risparmi conseguiti.