Legambiente ha pubblicato il rapporto “Clima in Comune 2011” per promuovere il Patto dei Sindaci, proposta Europea alla quale hanno aderito sin ora oltre 600 comuni italiani, pari a circa un terzo dei totali aderenti nella fase iniziale di questo nuovo progetto. L’iniziativa europea vuole costruire la futura sostenibilità ambientale e sociale entro il 2020, quale competitiva via d’uscita dalla crisi. Il rapporto “Clima in Comune 2011” promuove due casi virtuosi di uso sostenibile dell’energia nell’illuminazione esterna, agli opposti del Paese: il Comune di San Giovanni in Marignano in Emilia e il Comune di Rota Greca in Calabria.
Il Patto dei Sindaci è forse visto ancora come una moda ma è necessario, determinato dalle emergenze ambientali ed energetiche, porre maggiore attenzione e investire sulle politiche di sostenibilità urbane, sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili.
L’adesione dei Comuni prevede la redazione del PAES – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile col quale si programma, per la concreta attuazione, la riduzione degli sprechi energetici e la diffusione delle buone pratiche sia presso la comunità locale che presso gli enti pubblici limitrofi.
Il Patto dei Sindaci è così chiamato perché prevede un contatto diretto con le Comunità locali e deriva dalla mancanza di concrete strategie nazionali adottate dai paesi europei : nel campo della pubblica illuminazione si è dimostrata virtuosa l’Italia che vanta 12 leggi regionali che promuovono l’efficienza energetica e il massimo rendimento degli impianti, sul modello delle regioni Lombardia e dell’Emilia, coprendo oltre la metà del territorio nazionale.
Perfettamente in sintonia con tali leggi regionali, il Patto dei Sindaci sostiene le buone pratiche tra le quali l’uso sostenibile dell’energia e miglioramento dell’efficienza.
Il rapporto “Clima in Comune 2011” di Legambiente promuove due casi virtuosi di uso sostenibile dell’energia nell’illuminazione esterna, agli opposti del paese : il Comune di San Giovanni in Marignano in Emilia e il Comune di Rota Greca in Calabria.
Nel Comune emiliano è stato modernizzato l’impianto sostituendo 2734 lampioni di proprietà comunali con nuovi corpi illuminanti nel pieno rispetto della legge regionale: armature full-cut-off munite di lampade al sodio alta pressione e riduttore di flusso, conseguendo un risparmio misurato nel 44,6% (di cui ben il 14% solo dovuto alle nuove armature anti-inquinamento luminoso) e risparmio di CO2 di 158.5 tn/anno.
Nel Comune calabrese, pur non avendo alcun riferimento normativo regionale, ha sostituito 359 corpi illuminanti, sia stradali che lanterne di arredo urbano, prendendo a riferimento il modello normativo regionale lombardo-emiliano: armature full-cut-off stradali ed artistiche con lampada al sodio alta pressione, riduttore di flusso, conseguendo un risparmio misurato nel 40,8% (pur aumentando la luce al suolo del 119%). Il risparmio ottenuto in emissioni di CO2 è di 72 tn/anno.