Dal 1 agosto una croce monumentale che sovrasta il monte Amiata è illuminata grazie ad un’installazione “artistica” che la renderà visibile fino a 70 chilometri di distanza. Sono 30.000 LED bianchi che si accendono dalle 21.00 alle 3.00, in barba al buon senso ed alle leggi sul risparmio energetico e per la riduzione dell’inquinamento luminoso, che faranno brillare unicamente l’ignoranza e l’arroganza di alcuni.
Ci chiediamo chi abbia consentito un simile scempio e con quali finanziamenti sia stato realizzato: gli introiti di IMU e TASI del Comune? quindi denaro pubblico? o sono intervenuti privati “illuminati”?
Siamo scettici anche sulla rimozione dell'”opera” al termine del periodo indicato di utilizzo (“è già lì, perchè non usarlo anche in futuro?”)
L’articolo che diffonde la notizia conclude con le parole:
“Un’occasione per valorizzare la montagna toscana e le sue straordinarie bellezze e raccontare una storia antica ancora viva.”; per noi invece si deve leggere “Un’occasione persa per valorizzare la montagna toscana e le sue straordinarie bellezze e raccontare una storia antica ancora viva.”
Intenzionalmente, non pubblichiamo immagini di questo mostro.