L’industria dei LED annusa l’affare legato alla luce calda

Il maggior produttore di LED annuncia una nuova linea di prodotti che vanno nella direzione da sempre sostenuta da CieloBuio, quella del minor impatto ambientale. I LED utilizzati finora hanno stravolto l’atmosfera delle nostre città, da calda e confortevole a fredda ed asettica. Ora anche l’industria, dopo aver spinto ad aumentare l’inquinamento luminoso con i LED bianchi, si accorge che la luce più bella di notte è quella di tonalità calda e la chiamano ‘luce nostalgica ed elegante’. I nuovi LED simulano il colore delle lampade al sodio ad alta pressione e hanno una temperatura di colore di 1800 K con un indice di colore molto elevato, di 70, permettendo di vedere bene i colori, al contrario di quanto avveniva con il sodio. Per chi vuole dei LED più bianchi, ma sempre di tonalità calda, sono proposte versioni a 2000 K, 2200 K e 2500K, progressivamente più inquinanti (i 2200 K sono già disponibili da tempo anche sul mercato italiano, ma sono usati solo in casi particolari e in numero estremamente limitato, mentre il mercato è quasi totalmente occupato dai LED a 4000K, i più inquinanti, con una piccola parte di 3000K, comunque molto inquinanti). I nuovi LED a 1800 K, nelle parole dell’industria, avranno un ridotto contenuto di blu, con un impatto inferiore su persone, flora, fauna e inquinamento luminoso. Meglio tard che mai! CieloBuio sostiene queste cose dall’introduzione dei LED per esterni, circa 15 anni fa. Anche Italia Nostra appoggia l’uso di luci calde, ma purtroppo chi si occupa dell’illuminazione nelle nostre città raramente ha la cultura ecologica, scientifica ed estetica per scegliere le luci meno inquinanti ed esteticamente più belle.
Nota: ovviamente, oltre ad essere calde come nella foto, le luci dovrebbero essere totalmente schermate e non abbaglianti

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