COELUM – Gennaio 2004
Il triste resoconto della situazione in cui versa L’Osservatorio Astronomico “Collurania” di Teramo. L’inquinamento luminoso sulla città di Teramo impedisce ormai all’Osservatorio astronomico di Collurania – sede di prestigiose attività osservative condotte in passato da Vincenzo Cerulli e Mentore Maggini – dis volgere le proprie ricerche in tutta regolarità, e la piena utilizzazione delle sofisticate strumentazioni di cui il centro astronomico teramano dispone.
Le interferenze inquinanti derivano dalla eccessiva luminosità riscontrabile in alcune zone della città: ad esempio in Piazza San Francesco, dove di notte domina il “faro”, e su alcune arterie troppo illuminate.. Il problema non è soltanto di oggi e, benché più volte sollevato, non ha ancora trovato una concreta soluzione.
Il direttore di Collurania, il Professore Amedeo Tornambé, ha chiesto al sindaco di ridurre e attenuare le fonti luminose attraverso le applicazioni di particolari schermi da applicare alle sorgenti di luce, con i quali orientare i fasci di luce soltanto verso il basso.
A tutt’oggi, malgrado le ripetute richieste, l’amministrazione non è ancora venuta incontro alle richieste di Collurania. Perdurando simili disagi, l’Osservatorio vedrà seriamente compromessa la sua attività e i suoi programmi futuri.