Illuminazione del monte Mucrone

Lettere al Direttore, La Stampa
27 dicembre 2003

I FASCI LUMINOSI
CHE INQUINANO LA NOTTE Ho avuto modo di leggere la notizia in merito all’istituzione di un premio per le opere che descrivono luoghi ed opere piemontesi, al fine di incentivare il turismo nella nostra regione. Ne sono contento, ma non nascondo un dubbio: già ora molti autori tendono ad essere molto condiscendenti nei confronti degli amministratori pubblici che propongono, spacciandole per «valorizzazioni», iniziative o costruzioni anche di dubbio gusto. Come si potrà vagliare l’obiettività di questi lavori, soprattutto quando le opere in questione risultino dannose per l’ambiente? Mi riferisco ad esempio ad eventi quali l’illuminazione del monte Mucrone da parte della provincia di Biella, ai limiti, se non oltre, la legge regionale in materia d’inquinamento luminoso: o la magnificazione di note ditte piemontesi per l’uso di fasci di luce diretti al cielo, di indubbio richiamo e come tali assai spesso utilizzati dai sindaci, ma esplicitamente vietati in mezza Italia. Ritengo che occorrerà molta cautela nel giudizio per l’assegnazione del premio in questione, unitamente ad un ferreo rigore nel valutare la compatibilità ambientale ed i costi a carico del contribuente dell’opera, luogo, costruzione, iniziativa descritta.

Giancarlo Gotta, Alessandria (AL)

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