Black-out per la legalità

Luci spente la sera di martedì 30 nel napoletano. Legambiente: «Cinque minuti di buio per accendere un riflettore sul dramma delle ecomafie». L’adesione dei sindaci e dei parroci Sciopero della luce contro il saccheggio ambientale. Martedì 30 dicembre, dalle 21 alle 21.05, rimarranno spente le luci nei Comuni dell’hinterland giuglianese, a nord-ovest di Napoli. Niente insegne luminose, niente luci nelle case. E’ la proposta lanciata da Legambiente Campania contro i traffici illegali di rifiuti che da oltre un decennio interessano la periferia settentrionale di Napoli. «La nostra – spiega Raffaele Del Giudice, consigliere nazionale di Legambiente – è una protesta simbolica. Un blackout di cinque minuti in ogni casa per accendere un riflettore su questo territorio devastato dall’ecomafia. Nessun intervento di bonifica e monitoraggio ambientale è stato mai effettuato in queste zone, ettari di agricoltura sono andati distrutti, tutte le falde acquifere sono contaminate. E intanto aumentano le malattie e i decessi legati all’inquinamento. Le istituzioni – dice – non possono più tacere su questo disastro».

Il blackout interesserà i Comuni di Giugliano, Qualiano, Villaricca e Mugnano. Negozi e case al buio anche sul litorale domitio, da Licola a Lago Patria, e nell’agro aversano. I sindaci di Giugliano e Villaricca, Francesco Taglialatela e Raffaele Topo, hanno patrocinato l’iniziativa. Depliant e volantini sono stati distribuiti in numerose piazze dai volontari di Legambiente ed anche i parroci della zona hanno promosso la manifestazione dai pulpiti delle chiese. «Il nostro hinterland – dice Salvatore Napolano di Legambiente Qualiano – è avvolto da una congiura del silenzio. Chi vive in queste zone non ha bisogno di statistiche per capire che le morti tumorali legate alle discariche sono aumentate vertiginosamente. Non vi è una famiglia che non sia investita, direttamente o indirettamente, da questa tragedia. Le leucemie tipiche da inalazioni di sostanze tossiche sono all’ordine del giorno, le nascite di bambini con malformazioni genetiche sono aumentate a dismisura. Non possiamo più tollerare in silenzio».

Lo slogan della manifestazione è di quelli forti: «Spegniamo le luci per accendere la vita». È questa una delle tante iniziative di Legambiente Campania lanciata in occasione della presentazione del libro «Ecomafia 2003» la sera del 12 dicembre a Giugliano. Cinque minuti di blackout «per rompere la cappa del silenzio e dell’omertà» è l’idea promossa da Enrico Fontana, direttore dell’Osservatorio ambiente e legalità. «Inchieste, nomi e numeri li abbiamo fatti, adesso tocca ai cittadini – dice Fontana – far sentire la propria voce con cinque minuti di buio per accendere un riflettore su chi si ostina a non vedere. Se non ci fosse stato il coraggio di pochi cittadini, questo territorio sarebbe ancora nel silenzio più assoluto».

28 dicembre 2003

Ugo Ferrero

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