La Stampa – 22/10/2003
Specchio dei Tempi
«Nel dibattito sulla convenienza delle luminarie natalizie e sul loro significato simbolico, religioso ed economico non credo si possa dimenticare il fatto che ogni euro speso in illuminazione sottrae risorse ai fondi sociali ed aumenta tanto le tasse quanto l’inquinamento e la necessità di nuove centrali elettriche. «Quanto poi al disprezzare i modelli di sviluppo Anni 60, c’è una legge ancora più antica – quella del buon senso – che suggerisce di non sprecare soldi per i “circenses” a favore del “panem”. «Mi permetto poi di ricordare al lettore “cattolico” il vangelo di Matteo, 23-27 “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di putridume” e la seconda lettera ai Corinzi 11-14 “Ciò non fa meraviglie, perché anche Satana si maschera da angelo di luce”. C’è un’inquietante somiglianza tra questi passi della Bibbia e le città che lesinano le spese sociali, ma sprecano in illuminazione».
Giancarlo Gotta