La Stampa – 28 settembre 2003
Alle 3,30 della notte la penisola è rimasta senza luce.
La situazione sta lentamente tornando alla normalità.
Piano di emergenza per gli ospedali, treni e voli nel caos
ROMA. Alle 3,30 della notte un improvviso black out generale ha messo nel buio totale l’ intera penisola. L’ interruzione dell’ energia elettrica ha provocato chiamate da ogni parte d’ Italia ai centralini dei vigili del fuoco, della polizia e dei carabinieri. Particolarmente allarmante la situazione che si è creata a Roma dove era in corso la kermesse della ‘notte biancà organizzata dal Campidoglio e dalla Camera di commercio. Per alcune ore migliaia di persone sono rimaste bloccate all’ interno dei convogli della metropolitana. Progressivamente la situazione è tornata sotto controllo anche perchè l’ energia elettrica, a partire dalle 5 del mattino, è stata ripristinata in diverse regioni.
LA SITUAZIONE. La situazione si sta lentamente normalizzando sosprattutto nel Nord Italia. Torna la luce in Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia: Normale la situazione in Friuli. Torna l’energia elettrica ad Agrigento, Catanzaro, Cosenza e Trapani.
Il blackout che ha spento l’Italia sarebbe scattato nel momento in cui il livello di consumo elettrico generale del Paese era in fase finale decrescente. Emerge dalla visualizzazione del grafico di consumo che il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (Grtn) visualizza in tempo reale attraverso il proprio sito Internet, www.grtn.it. Il grafico lascia intendere che dopo le 05,00, il consumo sarebbe cresciuto progressivamente, fino ad un consumo minimo stimato in 20.700 MW e quello massimo in 20,900 MW.
L’ORIGINE DEL PROBLEMA. l guasto, secondo le prime informazioni raccolte dagli uffici del Gestore della rete nazionale, è stato causato da un disservizio delle linee attraverso le quali giunge dall’ estero l’ energia importata dal nostro Paese. «Smentiamo formalmente che l’origine del black-out sia francese», ha aggiunto il portavoce, il quale ha puntualizzato che l’incidente è avvenuto perchè la rete italiana non è stata riconnessa dopo un incidente avvenuto alla linea. «Sarebbe stato possibile -ha aggiunto il portavoce- ristabilire subito la corrente se, da parte italiana, fosse stata ristabilita la linea. La tensione era a disposizione dell’Italia». «Ho parlato al telefono con Francois Roussely, il presidente dell’Edf, che mi ha detto che secondo i loro dati tecnici il problema dovrebbe essere nato in Svizzera». Così Andrea Bollino, presidente del Grtn, commenta con l’Ansa la possibile origine del black out nazionale che questa notte ha coinvolto l’Italia.
TRASPORTI. Tutti i treni che, a causa del black out, erano rimasti bloccati lungo la linea ferroviaria sono stati ricoverati nelle stazioni più vicine. Lo ha riferito Trenitalia, precisando che è ora in corso l’ assistenza ai circa 30 mila viaggiatori che erano a bordo dei 110 treni fermi nelle stazioni o in circolazione al momento dell’ interruzione dell’ erogazione di energia elettrica.
Alitalia annuncia che l’operativo dei voli sta subendo alcuni ritardi e cancellazioni come conseguenza del black out elettrico che ha colpito l’Italia. Per la compagnia area inoltre il permanere di tale black out potrà aggravare la situazione. Per avere informazioni sui singoli voli la compagnia invita i passeggeri a contattare il numero verde 800650054. La compagnia area informa inoltre che fornirà ulteriori comunicazioni in funzione del ripristino dell’energia elettrica; nel frattempo sta lavorando
per limitare i disagi.
La Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, non segnala particolari problemi nei due scali in conseguenza del black out. Quando è mancata l’energia elettrica, a Malpensa è entrato immediatamente in funzione l’impianto di cogenerazione. È stato registrato solo qualche ritardo nelle partenze di alcuni voli intercontinentali in quanto gli equipaggi erano attesi da Roma.
Anche a Linate la situazione è tranquilla. Nelle ore di black out infatti all’aeroporto Forlanini non sono previsti nè arrivi nè partenze, come peraltro a Malpensa, dove però, secondo quanto riferito dalla Sea, alle 3.30 è atterrato, in ritardo rispetto all’orario previsto, un charter proveniente da Sharm El Sheik.
EMERGENZA OSPEDALI. Attualmente «la priorità è garantire il gasolio alle strutture strategiche: ospedali, questure, prefetture, vigili del fuoco, palazzi istituzionali, settore industriale». Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso. «Una delle emergenze – ha precisato – riguarda proprio gli ospedali: bisogna assicurare loro del gasolio, che è vero che sono dotati di gruppi elettrogeni autonomi, ma la nafta tra qualche ora potrebbe finire». Sempre sul fronte ospedaliero, Bertolaso ha detto che stanno ricevendo delle chiamate per trasferire dei pazienti dalle cliniche private negli ospedali. Per tre ospedali romani – S. Andrea, Fatebenefratelli e Cto – la situazione è diventata critica perchè le scorte di gasolio che alimentano il gruppo elettrogeno si stanno esaurendo e garantiscono un’ autonomia di meno di un’ ora. La Prefettura ha chiesto l’ intervento della raffineria di Roma ma la mancanza di energia non consente il pompaggio del gasolio. Sono stati quindi precettati tutti i responsabili dei distributori di gasolio (che di domenica sono chiusi) per rifornire i tre ospedali.
CONSIGLI. Limitare l’uso di elettrodomestici e auto, perchè molti semafori sono spenti. Consumare il cibo in frigo e freezer, che potrebbe non essere più surgelato. A Milano la Aem prevede interruzioni a macchia di leopardo e viene raccomandato perciò ai cittadini di non utilizzare gli ascensori. Gli stop di erogazione di energia elettrica stanno partendo per i le zone intorno a Porta Venezia, Lambrate, Corvetto e la parte esterna di viale Certosa. Seguiranno poi, a intervalli di un’ora e mezza, altre zone della città mentre l’erogazione riprenderà dopo gli stop programmati.