Città troppo illuminate per vedere le stelle

Corriere del Mezzogiorno – 03/09/2003

Saccomanno presenta un disegno di legge per la regione Puglia Le città, le strade, i borghi pugliesi sono troppo illuminati. La luce artificiale che serve ad illuminare strade e centri abitati nelle ore buie della sera e della notte rischia di provocare danni alla flora ed alla fauna e, di sicuro, impedisce a ricercatori ed astronomi dilettanti di ammirare le bellezze del nostro cielo. Il punto di vista, supportato da alcune osservazioni satellitari dalle quali è emerso che la Puglia sia tra le aree europee a più alto livello di inquinamento luminoso, è espresso dall’assessore regionale all’ambiente, Michele Saccomanno, che ha presentato un disegno di legge per ovviare a questo fastidioso e dannoso inconveniente.

“Il pianeta Marte non è mai stato così vicino – dice Saccomanno – nei giorni scorsi, migliaia di persone, appassionati, ma anche semplici curiosi, hanno scrutato il cielo per ammirare il pianeta rosso. Le associazioni astrofili di tutta la Puglia hanno organizzato alcune serate di osservazione con appositi telescopi e, proprio da queste iniziative, è stato possibile verificare quanto sia elevato l’inquinamento luminoso in Puglia”. Chissà quante volte, in occasione della notte di San Lorenzo o di qualche spettacolo di fuochi pirotecnici, ci si sarà accorti che i lampioni disturbavano lo spettacolo della natura o quello creato dall’Uomo per regalare qualche attimo di magia. Chissà quante volte è risultato impossibile, per quanto appartata e remota fosse la spiaggia o la stradina di campagna, trovare un angolo completamente buio per ammirare il cielo stellato. Un problema che riguarda ormai tutti i paesi civili e che tende ad accentuarsi sempre più, senza alcun rispetto per la natura e i ritmi biologici dell’uomo e degli animali.

Il disegno di legge presentato dall’assessore regionale regola le norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso a tutela dell’ambiente, per il risparmio energetico delle illuminazioni esterne e per la tutela dell’attività svolta dagli osservatori astronomici professionali e non. “Tra le finalità di questo provvedimento – spiega Saccomanno – c’è la riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici da esso derivanti; la salvaguardia dei bioritmi naturali delle piante e degli animali, ed in particolare delle rotte migratorie dell’avifauna; il miglioramento dell’ambiente, conservando gli equilibri ecologici, e delle condizioni di fruizione dei centri urbani e dei beni ambientali, monumentali ed architettonici, oltre che, naturalmente, la tutela delle attività svolte dagli osservatori astronomici professionali e dilettanti”.

Il disegno di legge prevede anche sanzioni, sia per i privati che èper gli enti pubblici, che non si adegueranno alle norme di contenimento dell’inquinamento luminoso. Gli introiti incassati dai Comuni saranno impiegati dalle stesse amministrazioni locali per l’adeguamento degli impianti pubblici di illuminazione. L’assessore Saccomanno spera che l’iter del disegno di legge sia rapido e che si possa cominciare al più presto a ridisegnare la geografia dell’illuminazione delle nostre città.

F.M.

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