La risposta del Comune alle proteste per la scarsa illuminazione

La Stampa, 6 luglio 2003, Aosta

Pronto il «Piano delle luci»
Nel quartiere Cogne previsti lampioni più bassi. AOSTA
«Basta. La convivenza con questo buio è diventata insopportabile. Il Comune non può continuare a ignorare che la penombra favorisce la microcriminalità». é alto il livello di esasperazione dei residenti della via Pollio Salimbeni, nel quartiere Cogne. L’illuminazione
della strada è molto carente; i lampioni sono, tra l’altro, avvolti dalle fronde dei tigli che contribuiscono ad affievolire ancora di più la già scarsa luce. «Inciampiamo – sbottano gli inquilini delle case -, assistiamo impotenti al continuo andirivieni di moto sospette e, situazione molto più preoccupante, allo spaccio di droga. Troviamo ogni giorno siringhe sparse dappertutto. Sollecitiamo il Comune a intervenire potenziando l’illuminazione prima che succeda l’irreparabile. Alcuni scippi ad anziani si sono già verificati». La riqualificazione dell’impianto di luci della città è all’attenzione degli amministratori comunali; in molte vie i lampioni sono già stati sostituiti o potenziati. Per razionalizzare questo importante intervento l’assessore all’Urbanistica Guido Cossard ha elaborato il «Piano regolatore delle luci» la cui prima fase riguarda il centro storico. «Ha diverse finalità – dice Cossard -, fra cui un risparmio energetico, un’illuminazione in base alla tipologia della strada e all’intensità del traffico e la valorizzazione dei monumenti». Con le «luci d’arte» il Comune presenterà le testimonianze storiche più significative della città con un’illuminazione adeguata «per creare – dice l’assessore – un percorso turistico anche nelle ore notturne». E sarà in base alle indicazioni del Piano che il Comune programmerà gli interventi di illuminazione in Aosta. Il potenziamento delle luci in via Pollio Salimbeni è questioni di giorni. «La Deval – dice l’assessore alle Opere Pubbliche Alberto Follien – posizionerà lampioni più bassi rispetto agli alberi per garantire una idonea illuminazione dei marciapiedi. Lo stesso lavoro verrà avviato nel controviale di corso Battaglione sino all’incrocio con via Lexert. Ci impegneremo per migliorare l’illuminazione nelle aree più buie della città distinguendo le luci a servizio degli automobilisti da quelle destinate ad illuminare le zone riservate ai pedoni».
Il colto ed intelligente Cossard aveva “derivato” proponendo l’illuminazione notturna dei monumenti di Aosta (tutti questi assessori illuministi dovrebbero presentare anche l’andamento dei flussi turistici pre e post illuminazione, così ci si accorgerebbe che l’illuminazione non porta nuovi incassi, come già visto con le luminarie di Novara, le “Luci di artista di Torino”, eccetera): speriamo che la sua idea di posizionare lampioni più bassi per evitare la luce sparata sui piani alti delle case abbia sempre maggiore seguito.

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