Mostro Artistico a Biella

Biella

(Del 4/2/2003 Sezione: Biella Pag. 37)

LO STA ALLESTENDO OMAR RONDA DI CRACKING ART
Un monumento in corso Europa
BIELLA

Di giorno sarà il sole ad illuminarla mentre di notte una serie di potenti fari, piazzati al suo interno, la renderanno visibile. Si tratta di un´installazione gigante, di 17 metri di diametro e 5 di altezza, che alle porte di Biella, accoglierà gli automobilisti. L´autore è Omar Ronda, fondatore della Cracking Art, che dopo aver fatto tappa nelle piazze di mezza Italia con i suoi animali di plastica riciclata (i delfini dorati a Milano e a Riccione, i gabbiani ad Arezzo, le
tartarughe all´ultima Biennale di Venezia) ora si misurerà in un «Monumento alla gente» nella rotonda di corso Europa dove una teoria di 600 volti di ogni razza ed ogni parte del mondo, sarà il soggetto principale. Il tutto è in fase di allestimento in questi giorni: una volta completate le strutture portanti, verranno piazzate le mille «formelle» che compongono il monumento. Si tratta in altre parole di «nature morte» e «frozen portrait», tessere quadrate di 50 centimetri di lato in plastica trasparente che trattengono al loro interno (un po´ come fa il ghiaccio quando intrappola le foglie secche), delle immagini. L´idea era stata sfruttata da Ronda in occasione del ventennale della rivista Capital che aveva fatto «congelare» le copertine dal primo giorno d´uscita a quello del «compleanno». In questo caso, anziché i nomi noti dell´alta finanza, della politica e dello spettacolo, ci saranno i visi della gente comune. «Il tutto sarà pronto entro fine mese – conferma Omar Ronda -.Si tratta di un monumento colorato, che parte dal verde smeraldo e dall´ocra arriva al blu e al viola, una sorta di biglietto da visita che richiama la creatività e la fantasia che i biellesi mettono nel loro lavoro». Ma le sfide della Cracking Art non finiscono qui, ovviamente. Un analogo monumento anche se con superfici diverse, verrà realizzato in Belgio in occasione della Triennale (prestigioso appuntamento analogo alla Biennale di Venezia), mentre il movimento sta progettando una nuova impresa in difesa dei pinguini, animali a rischio di estinzione. «Se l´idea andrà in porto – conclude Ronda -, porteremo in Messico 6 mila esemplari di plastica e li sistemeremo tutti in fila su una piramide inca. Abbiamo già preso contatti con il Governo e probabilmente ci sosterrà un grosso sponsor».

Paola Guabello

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