12.08.2001 LE SCIENZE
Un fotopigmento per i ritmi circadiani
é particolarmente sensibile alla luce blu Gli scienziati del Jefferson Medical College hanno finalmente chiarito in che modo l’occhio umano usa la luce per regolare la produzione di melatonina e, quindi, l’orologio biologico del nostro corpo. Di fatto, utilizza una sorta di quinto fotorecettore, che regola gli effetti biologici, e non visuali, della luce sul corpo. I risultati di questa ricerca sono stati descritti in un articolo pubblicato sulla rivista “Journal of Neuroscience”.
Il nuovo fotorecettore sembra anche essere completamente indipendente da quelli usati per la vista. Normalmente, la luce che serve per formare le immagini viene catturata sulla retina da quattro tipi di cellule. Un tipo, i bastoncelli, regolano la visione notturna, mentre gli altri tre tipi, detti coni, controllano la visione del colore. In passato era noto che l’esposizione notturna alla luce può fermare la produzione di melatonina
nella ghiandola pineale. Alcuni mesi fa, sempre gli stessi ricercatori avevano dimostrato che i coni non regolano la produzione della melatonina, e fu proprio questo lo stimolo alla ricerca di un nuovo recettore.
Per il loro studio, i ricercatori hanno sottoposto 72 volontari a luce di nove diverse lunghezze d’onda e misurato il livello di melatonina nel sangue. In questo modo si è scoperto anche che il nuovo fotopigmento è particolarmente sensibile alla luce blu, mentre i fotorecettori della vista sono regolati sul giallo.
La scoperta potrebbe avere un impatto immediato sull’utilizzo terapeutico della luce per trattare le depressioni invernali e i disordini dei ritmi circadiani.
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