Sono iniziati i controllo degli impianti di illuminazione dei privati sul territorio del comune di Pesaro con l’intervento congiunto della Polizia Municipale e di CieloBuio. Finalmente a fine maggio è iniziato il controllo degli impianti di illuminazione dei privati sul territorio del comune di Pesaro. In questo articolo voglio illustrarvi brevemente come si è arrivati a questo risultato in modo da poter essere da esempio per altri interventi in altri comuni.
Circa un anno e mezzo addietro, grazie all’assessore dell’Ambiente del comune di Pesaro, ho potuto incontrare il Comandante della Polizia Municipale al quale ho illustrato cosa prevedeva la Legge Marche 10/02 e l’impegno al quale Polizia Municipale era chiamata. Successivamente ho potuto formare due agenti, gentilmente individuati dal comando, sulle specifiche tecniche essenziali della Legge Marche e su come individuare gli impianti non a norma di legge. Il modello di verbale, scaricabile nella pagina dedicata alla Legge Marche e da utilizzare per i sopraluoghi, mi è stato fornito gentilmente dall’amico Mario di Sora apportando delle piccole modifiche per adattarlo alla Legge Marche. Vorrei subito ringraziare il nostro Mario di Sora sia per l’esempio fornitomi, essendo stato il primo ad iniziare in Italia i controlli sui privati operando insieme alla Polizia Municipale di Frosinone, sia per gli utili consigli che mi ha fornito.
Con la Polizia Municipale si è preferito di intervenire sugli impianti secondo il seguente ordine di priorità:
a) impianti non a norma di LR 10/02 e pericolosi per la viabilità stradale in quanto abbaglianti (LR 20/02 art.3 comma 1 lettera g). Praticamente quasi tutti proiettori montati inclinati
b) impianti non a norma di LR 10/02 e realizzati dopo il 1 ottobre 2002
c) impianti non a norma di LR 10/02 anche vecchi ma altamente inquinanti (LR 10/02 art. 3 comma 1 lettera f) (praticamente tutti i proiettori che non rientrano nel caso a).
Il mio compito consiste nel realizzare un elenco di impianti inquinanti su cui intervenire posizionati lungo le varie strade, procedendo alla bonifica di una strada alla volta.
Finalmente il 29 maggio 2008 abbiamo effettuato il primo giro di ispezione stendendo 4 verbali di diffida. Una seconda uscita è stata fatta l’11 giugno scorso con altri 4 verbali. Molto gratificante è stato un’intervento che si è risolto in una immediata bonifica dell’impianto, riposizionato direttamente sotto il mio controllo a norma di legge. Ad oggi già 5 impianti altamente inquinanti sono stati bonificati!! Ricordo che i privati hanno da verbale 60 gg per mettersi in regola.
I buoni ed immediati risultati ottenuti sono la conseguenza di due fattori:
1) è fondamentale il controllo puntuale sul territorio per bonificare gli impianti dei privati, aiutando la Polizia Municipale sia come consulenti tecnici sia affiancandoli durante i sopraluoghi. Bisogna, quindi, impegnarsi direttamente e non aspettare che gli altri (anche se sarebbe bello!) facciano qualcosa per far rispettare la Legge. L’impegno è minimo. Personalmente contatto telefonicamente l’agente assegnato e ci accordiamo sulla data per fare il sopraluogo e la sua durata.
2) la bontà della Legge Marche 10/02 che per la semplicità dei parametri tecnici (le famose 0,49 cd/klm a 90° e oltre) permette di verificare immediatamente se un impianto è o non è a norma di Legge Marche senza l’ausilio alcuno di strumenti.
Spero che questo articolo sia uno stimolo e possa fornire utili consigli per coloro che volessero iniziare il controllo delle installazione degli impianti privati.
Il referente di CieloBuio per le Marche
Fabio Arcidiacono