E’ scomparso il 10 giugno il professor Giuliano Romano che molti di noi hanno conosciuto come astronomo e divulgatore e che tanto ha fatto per l’astronomia e per l’inquinamento luminoso quando ancora nessuno ne parlava e cioé negli anni ’70 e ’80.
E’ stato professore di Cosmologia e Storia dell’Astronomia all’Università di Padova, certamente uno degli astrofili-astronomi di maggior spessore nel panorama mondiale del secolo scorso.
Molti di noi ricordano il suo appassionato intervento al convegno di Venezia del 2002 nel quale diceva:
” … Ma perché allora oggi vogliamo negarci questo straordinario spettacolo del cielo stellato? Perché, come animali che non hanno la capacità di rivolgere gli occhi al cielo, vogliamo privare anche i nostri bambini di ammirare la natura nella sua più spettacolare grandiosità? Non v’è certamente alcun spettacolo, immaginato dall’ingegno umano, che possa eguagliare quello che il cosmo ci offre con grande semplicità. I sentimenti profondi di pace, di bellezza, di umiltà, di esaltazione, di profonda armonia, solo la visione del cielo ci può dare….”
Addio, Professore. Non sarà dimenticato.
Libero docente in astrofisica, è stato professore di Cosmologia e Storia dell’Astronomia all’Università di Padova, ha inoltre insegnato fisica e matematica presso il Collegio Pio X di Treviso.
Ha organizzato giovanissimo, nel settembre del 1949 a Treviso, un Convegno degli Astrofili Veneti a cui ne seguirono molti altri.
Grazie alle sue osservazioni celesti, iniziate nel 1946 con propri mezzi dal terrazzo della sua abitazione di Treviso divenuta in seguito la Specola Ariel, è stato il primo italiano a scoprire una supernova extragalattica, la SN 1957b, scoperta il 18 maggio 1957 nella galassia M84 (NGC 4374); successivamente, nel maggio del 1961, ne ha scoperta un’altra, la SN 1961h, nella galassia NGC 4564.
Ha inoltre scoperto circa trecento stelle variabili e lavorato sui Quasar Variabili.
(Fonte: Wikipedia)