Sul GAZZETTINO di Venezia del 23 marzo 2002 la protesta di una cittadina per la troppa luce nelle calli – Inquinamento da illuminazione
La signora Anna Maria Dal Soldà scrive al direttore del Gazzettino lamentandosi per la troppa luce : “Egregio Direttore, da una decina di giorni a Venezia in zona Fondamente Nuove – Gesuiti, sono stati effettuati dei lavori di illuminazione pubblica che hanno aumentato il numero dei lampioni e potenziato la loro luminosità tanto da illuminare tutta la zona in maniera eccessiva per una città come Venezia ancora a dimensione umana dove si riesce (o si riusciva) a godere di un cielo stellato o di un chiaro di luna proprio perché l’illuminazione era abbastanza naturale. Ciò mi crea un grosso disturbo perché è stato piazzato un nuovo lampione (che prima non c’è mai stato) di fronte a dove abito che illumina a giorno tutta la mia casa”
La signora si lamenta quindi per la luce intrusiva e specifica che : ” – in camera da letto, anche se chiudo i balconi filtra una forte luce rosa e non riesco più a dormire (non so come farò quest’estate dato che col caldo si tengono le finestre aperte); in salotto, la terrazza e sotto il giardino vengono investiti totalmente dalla luce del nuovo lampione, tanto che adesso è impossibile soffermarvisi perché si viene accecati e poiché d’estate la sera vengono usati per prendere il fresco sia la terrazza che il giardino, questa luce eccessiva oltre a renderli impraticabili attirerà anche numerosi insetti di cui vorrei evitare i pizzichi!”
La lettera prosegue citando anche il caso della Calle Foscarini dove è stato piazzato un nuovo lampione, quando ci sono già due lampioni nel raggio di circa 50 metri che illuminano la strada a sufficienza. La cittadina veneziana ha pertanto chiesto al Comune di rimuoverlo e di ripristinare la tranquillità luminosa di prima che non recava danno a nessuno, ma le è stato risposto che stanno facendo questi lavori “… per mettere a norma di legge l’illuminazione pubblica a seguito di disposizioni da Roma…”.
E ancora prosegue ” …Vorrei inoltre evidenziare che sul ponte Donà, in campo dei Gesuiti e su tutte le Fondamente Nuove è stato piazzato un lampione sopra ogni panchina, così quest’estate gli anziani e le coppiette che si sedevano a prendere il fresco o a godersi le splendide serate veneziane potranno godersi invece la luce dei lampioni e i “beconi dei musati” (per i non veneziani sono le zanzare). Spero di non essere l’unica persona a lamentarsi di questo spreco di energia e invito chi è d’accordo con me a sollecitare il Comune perché provveda al più presto in merito, (magari lasciando le lampadine trasparenti che ci sono sempre state invece di mettere quelle nuove lampadine al neon) perché Venezia non è Las Vegas e spero tanto non lo diventi!”
Speriamo tutti che non sia così !!!.
(a cura di Silvano Tocchet)