di Hendrik Feddersen
Il Comune di Varese nella sua seduta del 28 aprile 2022 ha istituito all’unanimità una giornata dedicata alla lotta all’inquinamento luminoso da ripetersi tutti gli anni in un giorno di luna nuova. L’intento è di sensibilizzare la popolazione con iniziative nelle scuole ed in tutti i centri educativi. Un’iniziativa di cui sicuramente anche il nostro prof. Salvatore Furia, deceduto nel 2010, ne potrebbe essere orgoglioso.
La mozione approvata nasce da una lettera inviata al sindaco, all’assessore all’educazione ed ai consiglieri comunali nel novembre del 2021 dalla “Società Astronomica G. V. Schiaparelli” e dall’associazione “La Varese Nascosta”, due realtà molto radicate a Varese.
In occasione dei settecento anni dalla morte del Sommo Poeta la nuova ricorrenza varesina viene battezzata riprendendo un verso della Divina Commedia: “a riveder le stelle”. Essa porta con sé tanti valori, la lotta all’inquinamento luminoso, l’approfondimento dei temi ambientali con la riduzione del consumo elettrico, l’osservazione del cielo, l’attenzione all’osservatorio G. V. Schiaparelli e ad una visione più riflessiva del mondo.
Nella lettera inviata al Comune si spiega come da diversi anni è sorto in molti un sentimento di attenzione all’ambiente. Coscienza naturale per qualcuno, appresa per altri e subita per i meno attenti al futuro ormai divenuto per certi aspetti il presente. Un sentimento che si trova sempre più spesso nei giovani e che richiede da parte dei cittadini e da parte delle autorità un costante impulso positivo e proattivo. In modo silenzioso tra i temi ambientali si sta facendo strada un problema che pochi osservano, ma che si appalesa tutte le notti: l’inquinamento luminoso. La luce notturna prende il posto del sole la notte per illuminare la bellezza dei palazzi, per la sicurezza nelle strade, delle aziende o per il piacere di creare un fascino notturno nei parchi delle case. Tutti sentimenti umani legati alla ricerca di un senso di sicurezza che non sempre risponde alla realtà e che i moderni sistemi possono garantire senza abbagliare il cielo. Le luminarie natalizie più belle possono trovare un limite di funzionamento temporale dopo una certa ora notturna che vede tutti ritirati nelle proprie case. La luce notturna influisce molto sull’ambiente. La flora modifica il suo ciclo naturale ritardando la caduta delle foglie in autunno, la fauna tradita dalla luce trova difficoltà o perdita d’orientamento. Così come l’ambiente naturale, anche l’uomo subisce alterazioni del ritmo circadiano causa di problemi sanitari.
Varese presenta una rara e preziosa peculiarità, cioè l’osservatorio Astronomico G.V. Schiaparelli realizzato dal prof. Salvatore Furia. Un piccolo gioiello adagiato sulla cima del monte Campo dei Fiori e troppo spesso dimenticato dai varesini che spesso non hanno la fortuna di vedere il vero cielo stellato. Lo stesso osservatorio fatica a guardare la Via Lattea per l’inquinamento luminoso, Varese è ubicata infatti nella regione con il maggior inquinamento luminoso al mondo.
Nella breve discussione in consiglio comunale viene menzionato l’enorme passo avanti fatto in termini di risparmio energetico conseguito grazie al rifacimento a led dell’illuminazione pubblica per i suoi 11000 punti luce. Viene anche rammentato come il prof. Furia raccontava in consiglio comunale di tutti gli interventi che andavano fatti per salvaguardare l’attività dell’osservatorio parlando del cielo buio come un bene comune collettivo che deve essere rimesso a disposizione di tutti. Viene accennato anche alla legge regionale della Lombardia 31/15 (ex 17/00). Si ricorda infine anche Vanni Belli, scomparso nel 2021, che è stato per tanti anni presidente della Schiaparelli, e che sarà sicuramente felice di sapere dell’istituzione dell’evento.