Le prime zone di protezione dall’inquinamento luminoso per gli osservatori astronomici in Emilia-Romagna sono finalmente state assegnate, nella provincia di Ravenna.
Le zone di protezione riguardano l’osservatorio “Don Dino Guerrino Molesi” di Bastia, l’osservatorio “Urania Lamonia” di Faenza, gli osservatori di Monteromano di Brisighella e “G. Roccati” di Lugo.
Invitiamo tutti gli osservatori astronomici che ancora non l’abbiano fatto, a richiedere la zona di protezione, scaricando il modulo da trasmettere alle autorità competenti.
Si tratta di un notevole traguardo, poichè all’interno delle zone di protezione sono previste ulteriori misure per la riduzione dell’inquinamento luminoso, ad esempio la possibilità di richiedere l’adeguamento di ogni sorgente luminosa che non rispetti i requisiti di legge, anche se realizzata prima dell’entrata in vigore della legge stessa (settembre 2003).
Inoltre si devono utilizzare esclusivamente apparecchi al sodio ad alta pressione, limitando il più possibile l’installazione di nuovi impianti d’illuminazione.
Invitiamo quindi tutti gli osservatori astronomici che ancora non l’abbiano fatto, a richiedere la zona di protezione, la cui procedura risulta molto più semplice dopo l’entrata in vigore della nuova direttiva lo scorso novembre “DGR 1688/2013”, è sufficiente scaricare il modulo qui, compilarlo, allegare il materiale richiesto e poi inviarlo al comune nel quale è ubicato l’osservatorio se la zona di protezione ricade sul solo territorio comunale, altrimenti va inoltrato alla provincia competente se la zona di protezione ricade sul territorio di più comuni.
Ricordiamo che la nuova direttiva, ha eliminato la fascia dei 10 km, quindi adesso gli osservatori astronomici non professionali hanno diritto ad una fascia protetta di ben 15 km, mentre rimane inalterata la fascia dei 25 km per gli osservatori astronomici professionali.