con la collaborazione di
Presentano al governo la loro ricetta per una illuminazione eco-sostenibile più a misura d’uomo, sicura e sopratutto senza sprechi.
(Articolo congiunto)
L’illuminazione pubblica costa oggi, solo per i consumi energetici, oltre 1,3 miliardi di Euro, e grava quasi integralmente sul bilancio dei comuni che in meno di dodici mesi hanno visto aumentare la bolletta di almeno il 15%.
Come al solito si confonde più luce = più sicurezza con invece, più coerentemente, maggiore qualità della luce e più uniformità della stessa è uguale a più sicurezza. In questo modo oggi siamo arrivati ad una situazione insostenibile, con costi energetici per l’illuminazione pubblica doppi rispetto alla Germania e quasi tripli rispetto all’Inghilterra e “casualmente” di poco superiori a quelli della Spagna. E questo senza migliorare di una virgola la sicurezza. Eppure non è che stiamo parlando di Nazioni con un grado di avanzamento tecnologico e sociale inferiore al nostro e neppure di Nazioni dove il tasso del crimine è la metà od un terzo del nostro. (Riferimenti: articolo del maggio scorso con le prime proposte– link)
E’ evidente che c’è qualche cosa di sbagliato e il problema è tutto da un altra parte … l’obsolescenza dei nostri impianti e il continuo indiscriminato aumentare delle potenze installate in quelli nuovi, ha creato degli squilibri nella notte delle nostre città che sono divetate sempre più insicure al crescere della quantità della luce installata. Ma tutto questo è evidente, se ci si fa ben caso, andando oltre a sguardi distratti e superficiali: più c’è squlibrio di luce più si crea contrasto e zone di buio relativo. Ed allora si illumina il fronte dell’uscita della stazione centrale di Milano con la metà della luce (80-100lx) richiesta da un campo sportivo e i parchi laterali, che già erano bui con i loro 1-2lx a terra, lo sembrano ancora di più e vengono percepiti come più insicuri.
Illuminare a giorno un’area crea nelle aree circostanti zone che appaiono buie.
Illuminare bene ed in modo sicuro è facile: basta rispettare delle semplici regole che sono alla base di ormai 14 leggi regionali, leggi che in 12 anni hanno permesso di migliorare l’illuminazione nei comuni che le hanno applicate, con evidenti miglioramenti del confort visivo e con risparmi energetici che arrivano anche al 40-45%.
Illuminazione eco-sostenibile (Riferimenti – link)
Illuminazione a LED (Riferimenti – link)
Un altro problema spesso trascurato e facilmente soggetto a scherno e dietrologia, è il seguente: la sicurezza non sta nel quanta luce si mette ed appunto nel quanto di conseguenza ci si sente sicuri …ma nel quanto lo si è effettivamente. In effetti sembra banale, ma a questi risultati arrivarono già degli studi degli anni ’80 dell’ACI , e molto recentemente il Ministero dei trasporti Francese non ha fatto che confermarli. In Francia è consuetudine, ormai dal 2008, che alcune centinaia di comuni spengono completamente l’illuminazione pubblica dopo una certa ora, ma sopratutto le strade extraurbane del Nord della Francia vengono spente. Il Ministero dei Trasporti francese ha riscontrato che non solo si è risparmiato (cosa abbastanza ovvia) ma sono anche calati gli incidenti ed in misura ancora maggiore gli incidenti quelli mortali. Tutto questo perchè? Per un semplice meccanismo psicologico … più luce c’è e più ci sentiamo sicuri, più ci sentiamo sicuri e più premiamo l’accelleratore con la conseguenza che aumentiamo i rischi e pericoli. (Riferimenti – link1- link2)