Alcuni fra i principali mostri del cielo della città di Padova stanno per essere ricondotti alla normalità attraverso una serie di interventi di adeguamento imposti dalla locale amministrazione comunale in seguito alle segnalazioni di Venetostellato…
Le segnalazioni di Venetostellato hanno trovato conferma nei verbali redatti dall’Ufficio Provinciale ARPAV e hanno spinto l’Amministrazione del Comune di Padova, che ha preso seriemente in considerazione il problema, ad avviare una serie di procedimenti contro le maggiori violazioni, fra cui appunto le torri faro degli scali ferroviari. Nelle pagine web del sito di Venetostellato è riportato un documento powerpoint che illustra l’evoluzione recente degli impianti. Si tratta di interventi immediati in risposta alle istanze dei soggetti interessati e quindi dal punto di vista illuminotecnico (vedi immagine) lasciano a desiderare, ma il rispetto dell’ambiente notturno è garantito. Su 14 torri faro presenti nelle aree interessate dagli interventi, ben 9 sono state portate a zero, 3 sono da migliorare con una leggera correzione dell’inclinazione dei proiettori, una è stata temporaneamente rimossa, probabilmente in attesa di nuovi apparecchi. Totalmente eliminati dalle torri a traliccio i vecchi proiettori circolari quasi orizzontali, sopravvivono solo gli apparecchi simmetrici orientati però verso il basso ad illuminare la base del traliccio. Forse in futuro saranno sotituiti da apparecchi asimmetrici? Qualunque sia la soluzione si tratta di un vero traguardo rispetto alla situazione del passato, soprattutto se si considera l’importanza degli effetti di tali impianti nella qualità del cielo cittadino e delle aree limitrofe. Su una sola torre faro non è stato ancora effettuato l’adeguamento. Venetostellato auspica a breve una soluzione per quest’ultima, ma anche per l’interporto merci della zona industriale di Padova, dove sono presenti decine di torri altamente inquinanti: un vero mostro del cielo. Un precedente utile a tutti i singoli o associazioni che volessero chiedere l’adeguamento degli scali ferroviari nelle altre città: non c’è ragione per cui quanto è successo qui non possa succedere altrove, quasi ovunque ormai esistono dei regolamenti. La chiusura dell’Anno Internazionale dell’Astronomia e delle celebrazioni Galileiane si accompagnano ad una speranza di un cielo migliore nel prossimo futuro per la città che da secoli è la culla dell’astronomia.