La Stampa ” 13 Ottobre 2004
é uno degli impegni dell’Unione Astrofili Italiani
Il 16 ottobre “giornata contro l’inquinamento luminoso”
Sistemi di illuminazione sbagliati sprecano energia elettrica e nascondono lo spettacolo estetico e scientifico dell’Universo: verso una legge Nazionale per risolvere il problema
Dare battaglia alle bugie interessate dell’astrologia e sostegno a tutte le iniziative per contenere l’inquinamento luminoso, l’ultimo venuto alla ribalta ma non certo il meno grave tra i vari attentati all’ambiente. Queste le linee direttive del programma che si è dato il nuovo consiglio dell’unione Astrofili Italiani, uscito dal congresso tenuto a Piombino nei giorni scorsi. Il primo appuntamento è per sabato 15 Ottobre, quando si celebrerà la dodicesima “giornata contro l’inquinamento luminoso.
Agli obiettivi principali indicati nella relazione del presidente Emilio Sassone Corsi, si accompagnano altri nuovi propositi: accrescere gli sforzi per la didattica e i collegamenti con la scuola (tre ragazze, significativamente, le vincitrici del concorso “Una stella sul diploma”); moltiplicare le iniziative di divulgazione nella società (anche qui un concorso per “Astroiniziative” ha visto premiate con un telescopio ciascuna sette associazioni della provincia, da Brescia sino a Catania e Catanzaro);aumentare le sezioni di ricerca, mettendoci anche la radioastronomia, una volta fuori portata per i non professionisti; organizzare iniziative di turismo celeste, come la crociera mediterranea proposta per l’eclissi solare del marzo 2006 in Libia ed Egitto; migliorare il collegamento con gli ambientalisti, lavorando perché i numerosi parchi naturali possano favorire l’osservazione dei fenomeni celesti.
Per tutto ciò bisogna mobilitare le circa 300 associazioni astrofile sparse nel territorio nazionale, di cui una buona parte aderiscono direttamente all’Uai; accrescere il numero dei soci, attualmente in crescita e valutati intorno ai 1600; guadagnarsi più spazio su giornali e tv come tramite verso il grande pubblico. Un buon appoggio, in realtà, si è avuto in occasione dei fatti celesti più vicini alla sensibilità della gente, ma certamente ci sono margini per ottenere di più e di meglio, anche fornendo informazioni e appoggi tempestivi.
Non dimentichiamo, comunque, che tutto ciò viene da volontari, sia pure ricchi di iniziative e pronti a pagare di persona; non basta, serve l’appoggio degli enti locali, che talvolta disperdono risorse in cose banalissime, ma anche in casi felici ” Piombino fra questi – hanno aiutato gli astronomi non professionisti a realizzare, attrezzare, ampliare i loro osservatori, che meritano tutela come quelli professionali quando impegnati seriamente per la didattica e la divulgazione. Un ottimo esempio viene dalla ricostruzione e dal rilancio del Planetario di Venezia, già donato dagli astrofili locali al Comune e adesso rifatto e ampliato di comune intesa.
Nessuno può permettersi di ignorare esempi come quello offerto da un diciassettenne di Taranto, Fabio Pacucci, che si è collegato con Vibo Valentia e con Perth in Australia per calcolare la parallasse, ossia la distanza della Luna da Sole. A giovani così vanno aperte le braccia, in questa nostra società distratta e frettolosa, che appunto si balocca con gli oroscopi e ha scacciato le stelle dal cielo con l’illuminazione fastosa e irrazionale di città e borghi.
Occorre una legge regionale che la regoli, accanto alle dieci regolamentazioni già varate da altrettante Regioni, per metà dell’Italia.
E occorrerà chi questi regolamenti li faccia rispettare a colpi di diffide, come fa molto bene a Frosinone Mario Di Sora, nuovo Vicepresidente dell’Unione Astrofili Italiani.
Luigi Prestinenza