Cari Comuni attenzione agli “Spacciatori” di Piani della luce

Linee guida per verificare/realizzare un Piano della Luce

Questo messaggio è rivolto a tutti gli amministratori e ai tecnici comunali per permermettere loro scelte e valutazioni oculate, ed ai professionisti che vogliono fare piani della luce (che chiameremo PL) competenti, seri e conformi alla legge in tutte le sue parti.
Siamo stati costretti a preparare questo documento visti i numerosi “spacciatori di piani della luce” che si presentano in tutti i comuni proponendo piani con costi nulli (o talvolta esorbitanti) con contenuti a dir poco ridicoli. Questo documento è una Linee guida per verificare/realizzare un PL.

L’Associazione di CIELOBUIO è stanca di vedersi sottoporre, per la condivisione da amministrazioni comunali in balia di interessi e lobby dell’illuminazione, documenti scritti da incompenti o ancor peggio per legalizzare tali interessi e introdurre deroghe NON AUTORIZZATE alle leggi regionali.
Per qualsiasi informazione o condivisione con cielobuio: info@cielobuio.org

(ci scusiamo per il documento lungo poco da “Web”, ma il consiglio per gli amministratori/UT comunali e quello di stamparselo leggerlo almeno una volta e di usarlo come sorta di check list per verificare quanto viene loro sottoposto).

CIELOBUIO TEAM Il PL è il principale strumento di attuazione della LR17/00 e successive modifiche, e di tutte quelle leggi che ne contemplano l’utilizzo con l’obbiettivo di pianificare il futuro dell’illuminazione sul territorio.
In quest’ottica, i suoi contenuti DEVONO necessariamente sovrintendere all’attuazione delle leggi regionali esitenti IN OGNI LORO specifica indicazione.

AVVERTENZE SU CHI PROPONE PL

Seguono alcune avvertenze per permettere di evitare situazioni spiacevoli:

1- PL INDIPENDENTE.
Il PL DEVE essere realizzato da professionisti INDIPENDENTI e quindi NON legato ad alcun successivo interesse di sorta quale: fornitura di energia, fornitura di apparecchiature e fornitura di servizi manutentivi (ed in parte fornitura di successivi servizi di progettazione se legati da un unico contratto al PL). Solo in questo modo ci si garantisce che il PL NON SIA realizzato ad “immagine e somiglianza” di chi poi fornirà l’energia, le manutenzioni, la progettazione, o tipologie di impianti e per evidenti motivi ….. “economicamente” allettante (per non dire GRATIS). Per lo stesso motivo è ancora più ASSURDO seguire l’insistenza di chi propone: “prima facciamo gli interventi …. poi il PL” (altrimenti a cosa serve ….. si vede che in questo caso il PL è solo un pezzo di carta fatto tanto perchè si deve fare!)..

2- INDICATORI BONTà PL
é evidente che una gara per l’aggiudicazione della realizzazione di un PL non deve basarsi ESCLUSIVAMENTE su un ribasso della base d’asta altrimenti chi ha interessi successivi al piano lo offrirà a prezzi NULLI o comunque decisamente inferiori all’effettivo costo (valutato sull’impegno che effettivamente richiederebbe se fatto completo e corretto). In questa prospettiva devono essere altri gli indicatori di BONTà del PL, ed in particolare che cosa deve ALMENO fare parte del PL (si veda di seguito la lista “della spesa” dei documenti ed elaborati MINIMI che devono comporlo).

3- OK IL PREZZO DEL PL é GIUSTO
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VISTO CHE QUESTA PARTE é STATA OVVIAMENTE CRITICATA DA MOLTI PROFESSIONISTI (FORSE ANCHE perché NON LETTA BENE perché DOVREBBE PROMUOVERE LA PROFESSIONALITà ANCHE IN TAL SENSO) SI RICORDA CHE é ASSOLUTAMENTE INDICATIVA
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Non possiamo dare delle indicazioni univoche e precise di prezzo di un PL in quanto sarebbe estremamente riduttivo, a rischio di travisamenti (come si dice spesso “data una regola si trovano subito le possibilità d’inganno”) ed qualcuno potrebbe anche accusarci di turbativa del mercato dei PL (… come è ovviamente avvenuto…).
Cerchiamo comunque di provarci:
a- Un PL gratis o quasi gratis è certamente (in base alla nostra esperienza di verifica e condivisione di oltre 50-60 PL) un documento spesso privo di contenuti, e legato a logiche ed interessi successivi,
b- Un valore SINO “ATTORNO” a 3500 Euro per un PL per un comune superiore a 800-1000 abitanti o con oltre 350 punti luce è altrettanto modesto (e valgono le stesse considerazioni di cui alla lettera a) per un lavoro COMPLETO visto l’impegno che richiede.
c- Diciamo che sino a 1500 punti luce può essere una indicazione utile dire che 5-10 Euro a punto luce possono dare una indicazione approssimativa del costo del PL oltre è piuttosto difficile quantificare un valore adeguato con tale metodo. Analogamente un piano attorno a 20.000 Euro per un comune 1.000 punti luce, potrebbe essere decisamente esagerato. Attenzione però, il costo indicato DEVE essere adeguato al contenuto di cui al precedente punto 2 ed è evidente che più il piano è completo meno lascia al caso e meno si deve fare dopo anche in termini di riprogettazione del territorio.

RIPETIAMO A SCANSO DI EQUIVOCI: Per questo stesso motivo le cifre inserite sono indicative e possono essere riduttive se quanto si offre in termini di prestazione professionale è ben più completo di quanto per esempio indicato come MINIMO da farsi (sotto riportato).
Se manca il contenuto, oltre probabilmente ad essere fuori legge, il PL ha un valore che crolla a zero e di conseguenza il costo. Un piano della luce gratuito quasi sempre ha valore zero in termini di efficacia per il comune.

Estratto dei Requisiti di Legge della Regione Lombardia (Art. 10, commi 2 e 3 L.R. 38/04) ma a nostro avviso concettualmente validi ovunque viene richiesto un PL da una legge per la protezione del cielo notturno e per il risparmio energetico:
2. Il piano, comprensivo di relazione generale introduttiva, elaborati grafico-planimetrici, norme di attuazione e stima economica degli interventi da porre in essere, è uniformato ai principi legislativi della Regione, al Codice della strada, alle normative tecniche di settore, al contesto urbano ed extraurbano e alla eventuale presenza di ulteriori vincoli.

3. Obiettivi del piano sono:
a) la limitazione dell’inquinamento luminoso e ottico;
b) l’economia di gestione degli impianti attraverso la razionalizzazione dei costi di esercizio, anche con il ricorso a energia autoctona da fonti rinnovabili, e di manutenzione;
c) il risparmio energetico mediante l’impiego di apparecchi e lampade ad alta efficienza, tali da favorire minori potenze installate per chilometro ed elevati interassi tra i singoli punti luce, e di dispositivi di controllo e regolazione del flusso luminoso;
d) la sicurezza delle persone e dei veicoli mediante una corretta e razionale illuminazione e la prevenzione dei fenomeni di abbagliamento visivo;
e) una migliore fruizione dei centri urbani e dei luoghi esterni di aggregazione, dei beni ambientali, monumentali e architettonici;
f) la realizzazione di linee di alimentazione dedicate.

DOCUMENTI MINIMI DEL PL

Ne consegue che ANCHE perché richiesti dalla legge, ma NON SOLO, si elencano i DOCUMENTI MINIMI NECESSARI per fare un piano della luce ALMENO decoroso, preciso, pratico, efficace ed a norma di legge:

1- Suddivisione del Territorio
Relazioni:
– Relazione introduttiva sulla distribuzione del territorio comunale e la sua suddivisione in aree omogenee,
– Relazione tecnica sullo stato dell’inquinamento luminoso sul territorio di competenza,
– Relazione descrittiva delle aree a particolari destinazione, delle zone e degli edifici critici, e del contesto in cui sono inserite,
Elaborati Grafici:
– Planimetrie del territorio comunale suddiviso per aree illuminotecnicamente omogenee (compatibile con l’eventuale PRG).

2- Rilievo degli impianti esistenti
Relazioni:
– Relazione tecnica sullo stato degli impianti d’illuminazione pubblica esistenti e sulla loro compatibilità con la legge 17/00 e successive integrazioni,
– Relazione tecnica sullo stato di fatto e sulle condizioni dei quadri e degli impianti elettrici , le loro carenze e la loro conformità alle norme vigenti in materia.
Elaborati Grafici:
– Planimetria delle sorgenti luminose esistenti,
– Planimetria dei punti luce e delle tipologie esistenti,
– Planimetria di identificazione quadri e della rete elettrica di alimentazione,

3- Piano territoriale d’illuminazione
Relazioni:
– Relazione tecnica sulla classificazione del tracciato viario secondo UNI10439 ed identificazione delle principali aree sensibili classificate secondo EN13201,
– Relazione tecnica sull’indagine statistica del traffico sul territorio comunale per la declassificazione permanente o nei soli orari di minore utilizzo,
– Relazione tecnica sulle linee guida che dettano le scelte tecniche e progettuali illuminotecniche e elettrotecniche da adottarsi per ciascuna area omogenea o specifica applicazione o contesto critico (per esempio edifici storici), e per i futuri impianti d’illuminazione. é evidente che deve esserci totale coerenza con la Legge regionale stessa.
– Relazione tecnica con proposta di riassetto illuminotecnico del territorio comunale, con specifiche e chiare disposizioni per tipologia di impianto, per tipologia di progetto. Tipici di futuri progetti illuminotecnici minimi.
Elaborati Grafici:
– Planimetria della classificazione del tracciato viario,
– Planimetria del piano di riassetto del territorio dal punto di vista delle sorgenti luminose,
– Planimetria del piano di riassetto del territorio dal punto di vista delle tipologie di apparecchi.

4- Piano d’adeguamento e d’intervento e piano di manutenzione
Relazioni di Pianificazione:
– Definizione di un piano di adeguamento degli impianti a medio termine o lungo termine (obbligo di legge di adeguamento a termine), con l’indicazione degli investimenti e le priorità,
– Definizione di piani di manutenzione degli impianti,
Relazioni sull’Impatto Economico:
– Previsione di ristrutturazione con stima economica dell’intervento corredata di bilancio energetico/economico dei risparmi, e identificazione delle opportunità tecnologiche che massimizza risparmio energetico,
Elaborati Grafici:
– Planimetria delle situazione ad elevato impatto ambientale (pubbliche e private) e delle situazioni palesemente fuori legge di tipo privato e che necessitano l’adeguamento,
– Schede tecniche per ciascun impianto critico con proposta di intervento.

5- Strumenti accessori al Piano
Documenti accessori di attuazione del piano sul territorio

Si ricorda che questi sono SOLO i requisiti minimi.

VERIFICHE DEL PL

Per finire vogliamo dare alcune ulteriori “dritte” ai tecnici comunali per valutare se il prodotto finale, seppure completo di tutti i documenti sopra allegati , è certamente un lavoro di pregio ed in conformità alla LR17/00.
Anche in questo caso le “indicazioni sono assolutamente indicative”, e “tagliate” sulla Lombardia anche se dal nostro punto di vista un PL EFFICACE dovrebbe ALMENO essere verificato su questi punti fondamentali (da noi modellizzati attraverso la verifica e la realizzazione di oltre 50 piani della luce).

1- CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE: Se almeno (CONSERVATIVAMENTE parlando) il 65% delle strade NON è classificato come strada di categoria illuminotecnica 2 (e quindi con luminanze minime di 0.5cd/m2) è evidente che c’é un tentativo (voluto o non voluto) di SOVRAILLUMINAZIONE DEL TERRITORIO con l’ulteriore rischio di guastare i delicati equilibri della visione notturna in ciascuna area del comune.
In tali ambiti è evidente inoltre che:
a- Alla classificazione del territorio NON corrisponde l’obbligo successivo di illuminare dove non c’é illuminazione. Ma quando e se il comune deciderà di farlo dovrà adottare tale classificazione.
b- se non viene stabilita anche una specifica declassificazione per ciascuna tipologia di strada NON si prevede l’utilizzo di riduttori di flusso che sono previsti ed obbligatori per legge.
c- le norme permettono anche declassificazioni permamenti delle strade se i flussi di traffico non vengono mai raggiunti ed anche questo aspetto è utile e necessario considerarlo.

2- POTENZE INSTALLATE:
Solo a titolo di esempio, l’80% (anche in questo caso il valore è conservativo) del 65% delle strade (quelle indicate al precedente punto) può e deve tranquillamente essere illuminato con lampade di potenza da 70W. Quindi qualsiasi progetto, inserito come linea guida nel PL o exnovo, deve tenere conto di questi aspetti e prevedere le minori potenze installate a parità di progetti. Progetti che rispettino solo alcuni dei criteri guida della LR17/00, sono sicuramente antieconomici e, nel caso delle potenze installate, un tentativo (voluto o non voluto) di SOVRAILLUMINAZIONE DEL TERRITORIO con l’ulteriore rischio di guastare i delicati equilibri della visione notturna in ciascuna area del comune.

3- SORGENTI LUMINOSE:
La legge 17/00 in materia di lampade è piuttosto precisa anche se non entra sempre nello specifico degli usi ammessi dalla legge di lampade a largo spettro quali gli ioduri metallici.
Indicativamente ed in conformità alla legge, è piuttosto pretestuoso e deviante dalla legge, utilizzare lampade a largo spettro (ioduri metallici) in ambito stradale in quanto non è necessaria una altissima resa cromatica. Un adeguato utilizzo di tali sorgenti luminose in ambito pedonale di aree di valore, storico, commerciale o ricreative è certamente più ammissibile oltre ovviamente che nell’illuminazione di monumenti (anche se non sempre è la migliore soluzione) o di impianti sportivi. Un indicazione equilibrata dell’utilizzo di tali sorgenti luminose in alternativa al sodio (riscontrata altrettanto valida in città anche di 110.000 abitanti) potrebbe essere una percentuale del 10% del totale delle sorgenti luminose ovviamente scelte nelle versioni ad elevata efficienza (superiore a 90lm/W).

4- APPARECCHI ILLUMINANTI:
Nell’adeguamento previsto dal PL spesso (è auspicabile) sono indicate le tipologie di apparecchi in senso generico conformi e da utilizzarsi o più specifiche indicazioni o riferimenti a prodotti. A titolo indicativo tali prodotti DEVONO essere conformi ai criteri tecnici della LR17/00 e lo sono certamente le tipologie installate con VETRO PIANO ORIZZONTALE, per la verifica delle tipologie di apparecchi diversi è comunque necessario avere i dati fotometrici dell’apparecchio in formato tabellare certificati “veri” dal responsabile del laboratorio che ha fatto le misure. Se sussistessero dei dubbi CieloBuio è spesso in grado di dare indicazioni, non sul prodotto e/o la marca, ma sulla conformità alla legge.
Inserire in un piano foto di prodotti fuori legge è fuorviante per tutti: il comune, i futuri lottizzanti, privati, manutentori, progettisti etc…. quindi colui che fa il piano deve garantire il rispetto dei prodotti alla LR17/00 ed il comune deve accertarsene.

5- TIPI DI DI PROGETTI ILLUMINOTECNICI:
I progetti “tipici” inseriti come guida nel PL relativi al territorio comunale suddivisi per categoria di strada, e/o applicazione, devono prevedere:
a- apparecchi conformi (punto 4)
b- Sorgenti adeguate (punto 3)
c- potenze adeguate (punto 2) alla classificazione illuminotecnica (punto 1)
d- rapporti interdistanze apparecchi / altezza dei pali MINIMI di 3.7.
Attenzione, relativamente a questo punto è evidente che: se ci sono ostacoli o alberi questo rapporto è condizionato ed inoltre in corrispondenza delle intersezioni deve essere adeguato.
Attenzione che per pali su entrambi i lati della strada alternati o frontali fra loro l’interdistanza effettiva è dimezzata e COMUNQUE non minimizzano le potenze installate (altro requisito fondamentale inderogabile di legge). Per finire, tali tipologie di installazione POSSONO essere necessarie SOLO per strade di categoria illuminotecnica 5 (rarissimamente) o 6 (raramente) tipo tangenziali, superstrade (urbane o extraurbane) o autostrade. Tutto dipende dalla qualità dell’apparecchio utilizzato.

EXTRA PL – GARE D’APPALTO:

I bandi di gara per l’illuminazione stradale NON vanno valutati solo al ribasso e sul costo degli apparecchi, ma sul costo dell’intera installazione (pozzetti, sostegni, etc..etc..) e dell’ottimizzazione a parità di indici di illuminazione (Lm,Uo,Ul, Ti) altrimenti il risultato FINALE è SOLO:
– BASSA QUALITà DEGLI APPARECCHI,
– BASSISSIME INTERDISTANZE (oltretutto fuori legge),
– MASSIMIZZAZIONE DEI COSTI DI PRIMA INSTALLAZIONE EXTRA APPARECCHIO CHE CONTANO PER l’80-90% SUL TOTALE DELL’INSTALLAZIONE,
– MASSIMIZZAZIONE DEI COSTI DI MANUTENZIONE ED ENERGETICI PER LA VITA DEGLI IMPIANTI (SE FATTI BENE SUPERIORE A 25 ANNI! … MA SOLO SE FATTI BENE ARRIVANO A DURATA!).

Per qualsiasi informazione: info@cielobuio.org
CieloBuio Team

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