L’Unione Astrofili Italiani prende posizione su uno spot realizzato dall’ENEL sui 150 anni dell’Unità d’Italia, anche interpretando e dando voce alle numerose critiche espresse da tanti astrofili in campo nazionale.
infatti, questo spot, con la scusa di celebrare i 150 anni dell’Unità italiana, senza peraltro alcun cenno di tipo storico a personaggi e fatti, si limita a pubblicizzare ENEL come soggetto che vende energia elettrica invitando, implicitamente, gli spettatori ad incrementarne l’uso e l’abuso.
CieloBuio si associa e condivide le opinioni espresse dal Presidente UAI, Mario di Sora, qui riportate di seguito.
Luce? Sì, grazie! Ma con classe!
In effetti la pubblicità in questione, lungi dall’esaltare le nobili motivazioni e gli uomini illustri che hanno reso possibile questo grande traguardo storico per il nostro paese, si limita solo ed esclusivamente ad accostare una presunta superiorità dell’Italia all’uso implicitamente irrazionale e dissennato dell’energia elettrica con specifico riferimento all’illuminazione notturna delle nostre città.
Come appare evidente nello spot, che si conclude in modo del tutto negativo quanto a messaggi sulla tutela dell’ambiente e alla conservazione delle risorse naturali mostrando uno stivale italico illuminato a giorno, il solo uso smodato dell’energia sembra connotare i caratteri positivi di un intero popolo. Tutto ciò trascurando appunto le tradizioni culturali, i valori generazionali e umani e le numerose bellezze naturali del nostro paese che meriterebbero ben altra considerazione.
In definitiva viene affermato il principio che è meglio apparire che essere ricorrendo, in modo riduttivo, al solo uso della luce per valorizzare la storia e la bellezza di una nazione e di un popolo. Si deve purtroppo constatare che sono finiti gli anni in cui l’ENEL realizzava campagne informative di alto contenuto sociale ed educativo sul consumo intelligente e il risparmio energetico.
Ne dà ampia prova questo nuovo spot che, con la scusa di celebrare i 150 anni dell’Unità italiana, senza peraltro alcun cenno di tipo storico a personaggi e fatti, si limita a pubblicizzare ENEL come soggetto che vende energia elettrica invitando, implicitamente, gli spettatori ad incrementarne l’uso e l’abuso e quindi a favorire ENEL stessa.
Ciò è tanto più grave se consideriamo l’emergenza economica e ambientale in cui stiamo vivendo da anni e il fatto che numerose leggi regionali, per non parlare del tanto disatteso Piano Energetico Nazionale, impongono l’impiego razionale e oculato dell’energia evitando di sprecarla verso il cielo così provocando l’inquinamento luminoso che ha ormai reso impossibile ogni forma di osservazione del Firmamento non solo dalle nostre città ma anche dalle loro periferie.
Ancora una volta, proprio in questi giorni, è intervenuto invocando modelli di sviluppo più sobri e rispettosi dell’Ambiente, lo stesso Santo Padre che ha ribadito il fatto che l’Uomo non può considerarsi padrone assoluto del nostro pianeta senza considerare il destino delle generazioni future.
L’UAI auspica che questo tipo di pubblicità, solo apparentemente foriera di valori positivi, venga seriamente e criticamente censurata dall’opinione pubblica e da chi ha responsabilità di governo sullo sviluppo economico, sociale e culturale dell’Italia.
Mario Di Sora
Presidente UAI