Come dimostrano le notizie che giungono da Francia e Regno Unito, l’equazione “più luce = più sicurezza (in questo caso stradale)” non è assolutamente vera!
Le Parisien riporta infatti l’annuncio che l’illuminazione pubblica sarà spenta su 130 km di strade a scorrimento veloce, sia per contrastare l’inquinamento luminoso ma soprattutto per risparmio energetico. E se lo fanno i francesi, che l’energia elettrica la producono col nucleare…
Anche Times-on-line riporta la notizia che l’illuminazione verrà spenta su centinaia di km di strade britanniche, con le medesime motivazioni.
E gli incidenti non aumenteranno, anzi…
Dal sito Le Parisien.fr:
…La Direzione delle Strade annuncia lo spegnimento dell’illuminazione su 130 km di autostrade e strade a scorrimento rapido a partire da mercoledì prossimo. Ciò porterà ad un risparmio energetico di circa il 40% sulle spese in elettricità.
Le prinicipali motivazioni sono la lotta all’inquinamento luminoso e la riduzione dei consumi energetici. ma la Direzione delle Strade dell’Ile-de-France, a richio di provovare polemiche, aggiunge un argomento choc: costringendo gli automobilisti a sollevare il piede dall’acceleratore, la fine dell’illuminazione migliorerà la sicurezza stradale. I gestori infatti si rifanno all’esperienza involontaria di un tratto dell’autostrada A15, rimasta al buio dal 2007 in seguito al furto dei cavi di rame dell’illuminazione pubblica. Nonostante l’illuminazione non sia mai stata rirpistinata, il numero degli incidenti stradali è diminuito del 30%. Altri test sono attualmente in corso su altri tratti autostradale e, secondo le Autorità, i risultati sono parecchio incoraggianti.
Dal sito Times on line:
L’illuminazione pubblica verrà spenta a tarda notte su centinaia di km di strade, nonostante l’ammissione dell’Agenzia delle Autostrade che il risultato sarà un lieve incremento degli incidenti stradali. Infatti secondo studi dell’Agenzia, nel tratto della M5 oggetto della sperimentazione si stima che avverrà un solo incidente in più in 25 anni. E nel tratto analogo della M4, l’aumento di rischio risulta pari ad un incidente in più in 33 anni.
Questa misura viene introdotto principalmente per ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, ma al contempo consentirà all’Agenzia un risparmio di parecchi milioni di sterline sui costi energetici.