Interessante articolo a firma di Giovanni Chiambretto, che riprende ed approfondisce la questione dell’inquinamento luminoso e di come sia stata affrontata e rifiutata la proposta dell’Operazione Cieli bui.
Ne riportiamo alcuni passaggi, estratti dal sito Gruppo delle Cinque Terre, che ringraziamo, e vi invitiamo a leggerlo nella sua interezza.
…Non tutti sanno che negli ultimi 15 anni il flusso totale di luce dell’illuminazione pubblica, in Italia, è raddoppiato e ci situiamo su di un consumo medio pro capite di 107 kWh per abitante mentre la Germania è a 50 la nordica Gran Bretagna a 42; ci batte la Spagna con 116.
…Nessuno sa con esattezza, ma forse neanche con approssimazione, quante siano le lampade accese all’aperto tutta la notte in Italia…Prudenti stime parlano di 8/10 milioni di lampioni solo per quanto riguarda l’illuminazione pubblica stradale. Chi ha tentato di estrapolare da Comuni campione ritiene che il numero di lumini votivi potrebbe essere compreso in una forbice che va da 6 a 12 milioni accesi in aree (i cimiteri) chiuse al pubblico di notte ad esclusivo beneficio dei defunti là residenti.
…i costi energetici superano il miliardo di euro con i continui aumenti del costo dell’energia elettrica per i comuni (+140% negli ultimi 7 anni). Il consumo si attesta attorno al 2% del consumo elettrico complessivo, in pratica due grandi centrali elettriche funzionano solo per questo, tralasciando tutto quanto non è illuminazione pubblica.
…si può osservare come una generale revisione delle modalità di gestione degli impianti possano condurre oltre che a importanti risparmi energetici ed economici, anche a grossi vantaggi sul piano dell’inquinamento luminoso, non solo quello astronomico, che pur è culturalmente importante, ma l’inquinamento luminoso ambientale. Da qui ne discende una percezione diversa che gli esseri umani (e gli animali) hanno della notte, un miglioramento anche in termini di salute.
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