L’inquinamento luminoso potrebbe ostacolare la rigenerazione delle foreste.
Nello studio condotto dal German Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research Berlin, infatti, si è mostrato che i pipistrelli, fondamentali nella dispersione dei semi, evitano di nutrirsi nelle aree che subiscono inquinamento luminoso.
Ne dà notizia il sito internet dell’agenzia di stampa AGI, che ringraziamo.
A quanto si legge sulla rivista Journal of Applied Ecology gli scienziati hanno scoperto, per la prima volta, che i pipistrelli, in particolare quelli del genere Carollia sowelli, evitavano di volare nei compartimenti delle gabbie che, invece dell’oscurità naturale, erano illuminate da lampade di strada al sodio, la più comune forma di illuminazione stradale del mondo. I pipistrelli volavano il doppio delle volte nel compartimento che restava buio e, inoltre, raccoglievano i frutti quasi il doppio delle volte più spesso nel compartimento oscuro. In un altro esperimento, gli scienziati hanno illuminato una pianta di peperoncino che stava crescendo in natura con una luce di strada e hanno misurato la percentuale di frutti maturi raccolti dai pipistrelli su questa pianta e su una pianta posta in un luogo oscuro. Nell’ultimo caso, la percentuale era del 100 per cento, nel primo solo del 78 per cento.