Un recente studio pubblicato dai ricercatori del Institute for Space Sciences della Freie Universität di Berlino e del Leibniz-Institute for Freshwater Ecology and Inland Fisheries di Berlino (Christopher C. M. Kyba, Thomas Ruhtz, Jürgen Fischer e Franz Hölker) dal titolo “Cloud Coverage Acts as an Amplifier for Ecological Light Pollution in Urban Ecosystems” (clicca qui per andare all’articolo originale oppure qui per scaricare il pdf dal sito di cieloBuio) e rilasciato in licenza a Creative Commons, esamina un particolare effetto dell’inquinamento luminoso rimasto finora poco esaminato.
Attraverso una rete di tre sensori SQM (Sky Quality Meter della ditta canadese Unihedron) a tre differenti distanze dal centro di Berlino (una urbana a 10 km, una suburbana a 18 km e una rurale a 32 km) è stato analizzato l’effetto della copertura nuvolosa sulla luminosità notturna del cielo. Le misure sono state fatte tra il 22 aprile 2010 e il 21 settembre 2010. La copertura nuvolosa è stata valutata utilizzando dati satellitari e sono state naturalmente considerate la posizione del Sole e della Luna per effettuare le analisi.
L’analisi delle nubi è stata svolta, per semplicità, in assenza di Luna. Il risultato conduce ad importanti valutazioni sugli effetti negativi che l’inquinamento luminoso ha in particolare sugli ecosistemi urbani. Dallo studio emerge chiaramente che il cielo urbano analizzato è sempre più luminoso di quello rurale, in particolare si evidenzia che con un cielo completamente libero da nubi la luminosità risulta essere 6,1 volte maggiore di quella in ambiente rurale, a parità di condizioni. Inoltre, in condizioni di cielo interamente coperto di nubi, queste contribuiscono ad aumentare la luminosità dell’ambiente urbano di 10,1 volte rispetto alla luminosità registrata in una notte priva di Luna e nubi. In ambiente rurale questo fattore di amplificazione si riduce a 2,8. Da notare comunque che, a 32 km di distanza dalla città l’effetto delle luci cittadine contribuisce ancora in maniera significativa ad aumentare la luminosità del cielo (2,8 volte più luminoso). In città il fattore di amplificazione dovuto alle nubi risulta essere di ben 4,1 volte rispetto ad una notte serena in ambiente rurale con la Luna piena alta in cielo.
Risulta evidente che questa luminosità in eccesso, ben superiore anche alla luminosità della Luna piena, modifica il comportamento di molte specie di animali notturni che, di fatto, si trovano in un habitat completamente stravolto rispetto al loro ambiente naturale.
È verosimile che i risultati di questo studio possano valere per molte altre aree urbane. Indubbiamente una delle cause principali del fenomeno sono le luci disperse in atmosfera. Come Cielobuio afferma da anni, la presenza di lampioni full cut-off e la riduzione della potenza delle lampade porterebbe, se non ad una completa soluzione, almeno ad una drastica riduzione del problema.
12 marzo 2011 – Francesco Giubbilini – BMP