(ANSA) – ROMA, 16 Luglio 2003 Dopo l’emergenza energetica delle ultime settimane astrofili e ambientalisti lanciano un nuovo appello ad enti e istituzioni perché realizzino un piano di risparmio energetico razionalizzando gli impianti di illuminazione pubblica e privata e perché sia accelerato l’iter parlamentare del disegno di legge n. 697 sulla riduzione dell’inquinamento luminoso. Il risparmio energetico permetterebbe infatti di ridurre l’inquinamento luminoso, si rileva nell’appello lanciato dalle associazioni Unione Astrofili Italiani (UAI), Cielobuio, International Dark Sky Association (IDA) e Legambiente. Obiettivo dell’appello è realizzare “importanti risparmi nei consumi di energia elettrica e nelle tasche dei cittadini, garantendo nel contempo la salvaguardia del cielo stellato”. Per astrofili e ambientalisti “é impossibile ignorare gli sprechi causati dalla errata illuminazione pubblica e privata degli ambienti esterni, che disperde la gran parte della luce artificiale utilizzata rivolgendola inutilmente verso l’alto”. Basti pensare, osservano, ai globi utilizzati per l’illuminazione stradale, con i quali solo una piccola percentuale della luce emessa è orientata sul piano stradale, mentre il resto si disperde verso il cielo. Lo stesso accade per le torri-faro con i proiettori inclinati verso l’alto, per le lampade di illuminazione dei monumenti, per i fari rotanti nel cielo di segnalazione delle discoteche. “Tutto questo – si rileva nell’appello – si traduce per i numerosi appassionati di osservazioni astronomiche, gestori tra l’altro di oltre 100 osservatori astronomici pubblici, nell’impossibilità di svolgere l’attività di ricerca e di divulgazione, dato che in aree densamente abitate nel cielo rimangono visibili solo poche decine di astri, a fronte delle migliaia che sarebberoosservabili”. Per i firmatari dell’appello devono diventare prassi comune accorgimenti come la sostituzione delle lampadine ad alto consumo con quelle a basso consumo e pari efficienza luminosa e l’adozione di tecnologie adatte ad evitare la dispersione di luce verso il cielo, con lampade schermate verso l’alto e vetri piani. In Italia leggi regionali per la limitazione dell’ inquinamento luminoso e per il risparmio energetico sono state finora approvate in Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Basilicata, Valle D’Aosta, Piemonte, ed è imminente l’approvazione in Puglia. “Sebbene – rilevano le associazioni – molte di queste leggi siano rimaste sulla carta e non sono ancora in via attuazione, e altre necessitino di revisioni e miglioramenti, molti sono i Comuni che autonomamente hanno già stabilito regolamenti e avviato la conversione dei sistemi di illuminazione pubblica con notevoli risparmi”.
(ANSA). BG