Incidenti: interviene l’avvocato dello Stato

Da La Stampa del 11/12/2002 INCIDENTI: INTERVIENE L´AVVOCATO DELLO STATO
«Strade cittadine poco controllate»

Non è la prima volta che intervengo pubblicamente sugli illeciti stradali: ritorno sull´argomento non solo perché il fenomeno è in aumento, ma anche per non sentirmi complice dell´insufficiente sensibilità e attezione verso il grave problema. La circolazione cittadina è ormai diventata caotica e pericolosa per tutti, in particolare per le persone anziane. Strade ed illuminazione hanno le loro colpe, ma non sono di certo le cause principali. E´ ora di dire con chiarezza che il comportamento di molti conducenti non è solo ineducato, ma criminale. La guida veloce e spregiudicata è segno di seri complessi personali e di grave indifferenza verso il valore primario della vita. Non si deve derubricare culturalmente l´omicidio e le lesioni personali in «incidenti stradali» e in meri «infortuni tecnici». Oltre all´educazione stradale vanno accentrati tutti i controlli da parte delle forze dell´ordine ed assimilati. Attualmente, è inutile nasconderlo, sono difettosi per qualità e quantità e le pur sussistenti carenze di organico non sono una giustificazione sufficiente (quando è necessario vanno effettuate scelte prioritarie). L´invito è rivolto non solo alle autorità competenti, ma anche ai cittadini perché collaborino con opportune e tempestive segnalazioni. Aumenteranno ancor di più i già molti ricorsi, segno anche di scarsa autocritica, contro le sospensioni delle patenti, ma posso garantire che l´Avvocatura dello Stato, di cui sono responsabile per il Piemonte, dedicherà la massima attenzione al problema e manterrà una ferma posizione. Purtroppo non mancano decisioni a volte troppo «generali» e poco ortodosse dei giudici di pace e non si può sempre chiamare in causa la Cassazione. Certo è che due ferimenti sulle strisce pedonali – in corso Nizza – in una sola settimana e chissà quanti evitati per un soffio, sono davvero troppi per una società civile. Va dunque lodata l´iniziativa di rendere anche fisicamente presenti sulle strade cittadine carabinieri e agenti di polizia, vigili urbani in funzione di prevenzione e repressione, sempre più vicini e solidali alla e con la gente per bene. Molto si può fare, molto resta da fare.

Giancarlo Ferrero
avvocato distrettuale
dello Stato, Cuneo

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