Torino cronaca – 29/11/2002
L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato al Turismo della Provincia. Le luci d´artista fra le montagne olimpiche «Luci d´Artista» trasloca nelle vallate olimpiche, alle prese con l´imponente «make-up» necessario per presentarsi in forma smagliante all´appuntamento con i Giochi del 2006. La notizia è di ieri. Dopo aver rallegrato per diversi anni le strade ed i corsi di Torino, parte dei lavori che non saranno riallestiti sotto la Mole prenderanno la strada delle montagne a corona del capoluogo per stringerle in un abbraccio luminoso e di sicuro effetto. Si comincia il 7 dicembre, con una premessa. Le opere firmate da Luigi Mainolfi, Mario Molinari, Luigi Nervo e Francesco Tabusso non viaggeranno con un biglietto di sola andata – ha spiegato l´assessore provinciale al Turismo e allo Sport Silvana Accossato nel presentare l´iniziativa -: al termine delle festività natalizie il coloratissimo esercito di luci tradotte in sagome, forme geometriche e astrazioni stilizzate ripartirà ordinatamente alla volta di Torino, dove lo attendono i magazzini comunali. Questo perchè i lavori dei maestri restano di proprietà di Palazzo civico, che li ha ceduti in comodato gratuito alla Provincia. Mentre quest´ultima ha provveduto, fra le altre cose, a distribuirli fra i comuni interessati: Bardonecchia (Mainolfi), Cesana-Sansicario (Molinari), Claviere (Molinari), Oulx (Molinari), Pinerolo (Tabusso), Pragelato (Nervo), Sauze D´Oulx (Molinari), Sestriere (ancora Molinari). A proposito: il «trait d´union» fra Torino e le sue montagne sarà rappresentato dall´esposizione di Luigi Stoisa in quel di Rivoli. Un´iniziativa da 180 mila euro, ripartiti fra la Provincia (che ne sborsa 65 mila), l´associazione di promozione turistico-sportiva «Montagnedoc» ed i vari comuni in elenco: tanto costerà «accendere» le nostre vallate. Cosa trasloca esattamente? Qualche esempio. Bardonecchia, circondata dalle sue gloriose piste da sci, si è aggiudicata la «favola» di Mainolfi nella centrale via Medail; il «Concerto di Parole» firmato da Molinari si esibirà a Claviere; il vivace presepe di Tabusso illuminerà piazza San Donato a Pinerolo; il «Bosco dei Maghi» di Nervo metterà radici nel borgo di Pragelato… Impossibile ricordarle tutte. Il senso è quello di un investimento che, secondo i protagonisti dell´operazione, sarà ripagato dai risultati. Senza trascurare i vantaggi pratici legati alla singolare mobilitazione. Quali? «Questo Natale avevamo deciso di non riallestire a Torino alcuni lavori per due ordini di motivi – spiega l´assessore comunale alla Cultura
Fiorenzo Alfieri -: la volontà di procedere alla rotazione delle opere in nostro possesso, unita alla necessità di eseguire interventi di manutenzione su quelle maggiormente logorate dalle ripetute esposizioni. Problemi che la nuova soluzione risolve radicalmente: approfittando del trasloco, i lavori individuati saranno rimessi a nuovo. Soprattutto, eviteranno di deteriorarsi nei magazzini comunali. Ma, al di là di tutto, mi pare
bellissima l´idea di innestare luci e colori nelle valli imbiancate che saranno teatro dell´evento olimpico».
Sulla stessa posizione l´assessore Accossato: «L´iniziativa sarà un successo, ne siamo certi. Infatti stiamo già pensando di replicarla anche nei prossimi anni, magari con opere commissionate per l´occasione». Questo perchè è meno semplice di quanto si immagini
ambientare nel contesto montano lavori «tagliati» su misura per creare suggestioni tra le strade ed i viali torinesi. Non è quindi escluso che dal prossimo anno il talento di questi ed altri maestri sia chiamato ad esercitarsi su un terreno di tutt´altra natura. Con l´auspicio che l´improvvisa l´attenzione nei confronti delle nostre vallate – anche sotto il profilo puramente estetico e decorativo – non sia vincolata alla scadenza olimpica.
Per informazioni: www.montagnedoc.it
Alessandro Mondo