La Stampa – 20/07/2002
A ottobre il via al piano esecutivo, nel 2003 il Santuario tornerà alla commissione UNESCO. Il Sacro Monte di Varallo brillerà di 630 luci, un´operazione che costerà circa 2 miliardi e mezzo, e che è il frutto, è proprio il caso di dirlo, di una «luminosa» collaborazione tra la Regione e l´Enel. Lo annuncia il vicesindaco del capoluogo valsesiano, Pietro Bondetti, riferendo i risultati della Conferenza dei servizi, che si è svolta l´altro giorno a Torino. «L´assemblea – dice Bondetti – ha espresso parere favorevole al progetto definitivo e ha fissato per il 7 ottobre l´esame di quello definitivo». Il piano prevede l´illuminazione degli interni delle cappelle e di tutta la parte esterna dell´opera monumentale, di tale importanza religiosa e artistica che non più tardi di un mese fa l´Unesco stava per dichiarare il Monte «patrimonio dell´umanità». Bruciato sul filo di lana dal Barocco della Val di Noto in Sicilia, sarà nuovamente sottoposto all´attenzione all´attenzione della Commissione internazionale l´anno prossimo, insieme all´intero sistema dei sacri Monti del Piemonte e della Lombardia. Spiega Gianfranco Astori, promotore dieci anni fa con la Soprintendenza di Torino, dell´inserimento del santuario valsesiano tra i 721 siti protetti dall´Unesco: «La decisione sul Sacro Monte è solo stata aggiornata. La commissione ha richiesto una ulteriore documentazione di supporto, relativa al piano di gestione del complesso dei Monti». E ora, incartamenti a parte, il complesso sacro di Varallo potrà vantare un ulteriore «meraviglia», quella della «luce», strumento, come precisa il vicesindaco Bondetti, «di lettura e valorizzazione di un´opera profondamente radicata nella storia e nella religiosità del territorio». I costi di gestione e di manutenzione di tutti i punti luce saranno a carico della Regione, come già è per il Duomo di Chieri, il primo in Piemonte ad essere entrato, agli inizi degli Anni Novanta, nel progetto di illuminazione artistica dell´Enel. Nella fase del progetto esecutivo verranno recepite le osservazioni mosse dal Comune di Varallo, dalla riserva del sacro Monte, dalla diocesi di Novara, dai beni ambientali e dalla Soprintendenza al patrimonio storico e artistico. Conclude Bondetti: «Con il nuovo impianto di illuminazione si vuole dotare il Sacro Monte di tecniche di intervento, utili alla creazione di scenari notturni suggestivi, nel rispetto dell´ambientazione naturalistica e religiosa, e della normativa esistente in materia di illuminazione artificiale».
Donata Belossi