Gazzetta del Mezzogiorno – 25/06/2002
L’illuminazione del monumento è prevista per il prossimo 28 giugno con una rappresentazione di Shakespeare
Brilla di luce propria, il Colosseo, una luce che viene dal suo grande significato, dalla sua immensa «anima». Il monumento più famoso del mondo, però, sarà illuminato di luce nuova anche all’esterno, una luce destinata ad esaltare il marmo travertino e a far emergere il contrasto tra ombre e luci. A presentare la nuova illuminazione il sindaco Walter Veltroni, il presidente e l’amministratore delegato dell’Acea, Fulvio Vento e Paolo Cuccia, i responsabili di Electrabel, la società che insieme ad Acea cura l’installazione dei nuovi fari. L’illuminazione del Colosseo, che sarà inaugurata la sera del 28 giugno con una rappresentazione del «Giulio Cesare» di Shakespeare per l’interpretazione di Giorgio Albertazzi, prevede una illuminazione molto chiara, costante per tutte le sere dell’anno e una proiezione, dall’interno, di fasci di luce dorata che «accenderanno» il monumento solo quando in un paese del mondo si rinuncerà ad eseguire una condanna a morte o quando una nazione del pianeta rinuncerà definitivamente alla pena capitale.
Il nuovo progetto elaborato in coordinamento con la soprintendenza archeologica di Roma e approvato dal dicastero per i Beni culturali, accentua la vecchia illuminazione realizzata ventiquattro anni fa. Ai 350 fari già installati se ne aggiungeranno altri 250 per un totale di 600 corpi illuminanti che rivestiranno di luce particolari architettonici fino a questo momento non valorizzati. Se prima cioè erano solamente archi, volte e corridoi ad essere messi in risalto, ora lo saranno anche le decorazioni in travertino con un effetto di luce radente «dal basso in alto» che accentuerà i rilievi dei trentacinque fornici. L’illuminazione che sarà inaugurata fra qualche giorno costerà poco e consentirà un notevole risparmio energetico.
L’illuminazione dell’intero monumento, che corrisponde a due ettari di superficie, prevede un consumo di soli 350 kWh al giorno e costerà quanto illuminare una decina di appartamenti. Il Colosseo, ha commentato Veltroni, sarà illuminato «con quella grazia e quella misura doverose per una città come Roma e senza aggiungere inquinamento luminoso che attanaglia le nostre città e il cui contenimento costituisce una unità di misura del grado di qualità urbana». L’imperativo, secondo il sindaco, è quello di «ridurre la potenza per aumentare la qualità di una illuminazione misurata e rispettosa», l’unica possibile per un monumento «che brilla già di luce propria, una luce che è solo da accompagnare e da esaltare».