La traduzione dell’articolo a proposito della legge anti-I.L. dello Stato di New York apparso sul N.Y.Times il 22 Dicembre 2001. L’originale inglese è già stato pubblicato su questo sito, ed ora ecco anche la traduzione in italiano. E ora, una versione Newyorkese di Guerre Stellari
di James C. McKinley Jr.
Albany, 21 Dicembre. – Raramente in questa capitale
del compromesso una lotta su una legge può essere detta una battaglia fra
buio e luce, ma questo descrive la lotta sulla legge approvata quest’anno che intendeva rendere visibili le stelle a più newyorkesi.
Le forze della luce, guidate dal sindaco Rudolph W. Giuliani e da altri sindaci sparsi per gli Sati Uniti, stanno provando a bloccare la legge, che promuoverebbe più buio per gli amanti delle stelle, che desiderano un cielo notturno non inquinato.
La legge è passata in entrambe le camere della legislatura in giugno con poco chiasso o dibattito.
La normativa obbligherebbe lo stato e gli enti pubblici territoriali a sostituire gradualmente i lampioni e gli altri impianti di illuminazione esterni con altri che dirigano la luce verso il basso invece di disperderla nel cielo.
Sarebbe inoltre reso illegale installare impianti che disturbano i vicini e obbligherebbe lo Stato a designare “riserve di buio” in cui l’ illuminazione esterna sia limitata.
Ma il Governatore George E. Pataki, che si vanta del suo impegno ambientale , non ha gradito la normativa, in parte perché essa costerebbe allo stato uscite di milioni di dollari: così ha affermato il suo portavoce.
Per sei mesi, Pataki ha boicottato la normativa minacciando il proprio veto se questa gli fosse pervenuta nell’attuale forma.
“Apprezzo lo scopo della legge. In effetti mio fratello è un astronomo, e perciò è a suo favore” ha affermato questa settimana durante un’intervista radiofonica il governatore. “E io ricordo che sono andato molte volte con lui guardando in un telescopio e cercando la parte più scura del cielo.
“Il concetto”, dice, “l’idea di prendere provvedimenti per abbassare il nostro consumo di energia, quando non è necessario, e per impedire che i vicini vengano accecati nel bel mezzo della notte è una cosa che mi piacerebbe sostenere”. Ma ha aggiunto che non saprebbe se firmare o no la legge, perché non ha letto tutte le disposizioni.
I promotori, il senatore Michael A. L. Balboni ed Alexander B. Grannis, hanno fatto proposte, emendamento dopo emendamento , sforzandosi di soddisfare le preoccupazioni del governatore, finora senza successo.
Giuliani e altri sindaci sostengono che la legge non soltanto
costerebbe centinaia di milioni di dollari per i nuovi lampioni, ma che comprometterebbe anche la sicurezza dei cittadini, dato che non si potrebbe più illuminare le zone con alto tasso di criminalità, come bisognerebbe fare, senza l’approvazione dello stato.
Ma gli astronomi, gli ambientalisti ed organizzazioni come l’International Dark-Sky Association sostengono che la cappa di luce
evanescente sopra paesi e città derivante dalle lampadine ai vapori di mercurio e di altre luci di sicurezza è una forma di inquinamento. Sostengono che i sistemi di illuminazione correnti impediscono alla gente dal vedere le stelle, interrompono i ritmi della fauna selvatica
e sprecano milioni di dollari proiettando luce verso l’alto
“A lungo termine, la città risparmierebbe denaro” ha affermato Susan Harder, commerciante di arte pensionata dell’East Hampton e membro dell’IDA. ” C’è un orribile spreco finanziario”.
Se Pataki approvasse la legge, New York diventerebbe il settimo stato della nazione a promulgare una legge contro l’inquinamento luminoso progettata per permettere alla gente una migliore vista delle stelle. In più, centinaia di comuni in America del Nord, compreso San Diego, Tucson e Calgary, Alberta, sono passati in a luci volte verso il basso.
“Questa è una legge di prima importanza”, ha dichiarato il politico Grannis, una democratico di Manhattan, “é l’equivalente di ciò che rappresentava dieci anni fa l’inquinamento acustico”. David L. Crawford, astronomo pensionato e dirigente dell’IDA, che ha sede in Arizona,ha affermato che da studi recenti risulta che circa il 70 per cento degli abitani degli Stati Uniti non può vedere la Via Lattea a causa dell’I.L.
“Questa parte dell’ ambiente sta scomparendo e sta scomparendo velocemente”, ha affermato. “é un crimine che i bambini non possano più essere a contatto con il cielo. L’ unico posto dove possono vedere queste cose
è un ambiente artificiale, un planetario”. Ma Giuliani ed altri sindaci sono meno preoccupati a insegnare ai bambini le costellazioni. Sono anche preoccupati del costo di installazione dei nuovi dispositivi e sulla compatibilità delle nuove luci con impianti progettati sui vecchi dispositivi.
In una lettera a Pataki, Giuliani afferma che la sostituzione dei 180.000 lampioni della città con i dispositivi anti I.L., conosciuti come “Cut-off Lights”(lampioni schermati), creerebbe zone di oscurità sulle strade.
La città dovrebbero raddoppiare il numero di lampioni, scrive Giuliani, per mantenere l’illuminazione uniforme, con un costo da lui valutato sui 700 milioni di dollari. La somma non includerebbe le spese di sostituzione di altri 130.000 lampioni di parchi, campi da gioco e sotto passaggi, afferma. Il sindaco ha inoltre puntualizzato che non accetta l’intromissione dello stato nelle decisioni della città circa l’illuminazione e la lotta alla crimininalità. La legge richiederebbe che le città si rivolgessero allo stato per una deroga al fine di installare luci di sicurezza.
“In termini di pubblica sicurezza per uno stato è estremamente sconsigliabile dettare ad un comune gli standard di illuminazione adatti”, scrive Giuliani.
Edward C. Farrell, direttore dell’esecutivo del congresso dei Sindaci dello Stato di New York, afferma ad esempio che molti sindaci si stanno rivoltando al fatto che gli ufficiali di polizia debbano far rispettare questa legge comminando multe per “trasgressione luminosa”, che proibirebbero di installare impianti che disturbano il sonno del vicino o la sua privacy.
“In questo momento in cui la polizia è sotto tensione a causa delle misure anti-terrorismo, “
dice Farrell , “Il lavoro di controllo dell’Illuminazione ha una scarsissima priorità”
I portavoce affermano inoltre che il gov. Pataki non è convinto dalla definizione di “trasgressione luminosa”, che potrebbe essere troppo vasta. Ed è poi contrariato per il fatto che la legge tratti l’illuminazione esterna solamente come problema ambientale, e ignori il relativo ruolo nella riduzione del crimine o nell’ attrarre il
turismo. Le luci di Time Square, per esempio, dovrebbero funzionare al di fuori delle normative.
“Stiamo ancora lavorando con i promotori per risolvere alcune delle perplessità” ha dichiarato Suzanne Morris, portavoce del governo. “é troppo presto dire che cosa accadrà. “
Il senatore Balboni, republicano di Long Island che ha patrocinato la legge in senato, dice di sperare ancora di raggiungere un compromesso con il governatore. Afferma infatti che le perplessità del governatore e dei sindaci sul costo dei nuovi impianti è senza fondamento. “La maggior parte di questi impianti risparmieranno denaro”, ha dichiarato.
Molti gruppi ambientali, nel frattempo, fanno pressione affinché sia firmata la legge. Uno studio federale ha rilevato che circa un terzo dell’illuminazione esterna negli Stati Uniti è puntata verso l’alto. Le valutazioni dell’IDA dicono che il paese spende su quello che è considerato luce sprecata circa $4,5 miliardi all’anno, l’equivalente di 30 milioni di barili di petrolio. È poco chiaro quanta energia potrebbe essere risparmiata a New York.
“Questa è l’unica legge approvata nel corrente anno dalla legislatura che realmente porterà ad una riduzione del consumo di energia”, ha dichiarato Jeff Jones, portavoce per l’ambiente. “Pensiamo che la la legge sia perfetta e possa essere firmata così come è ora”.