Dal GAZZETTINO – Cronaca di Vittorio Veneto
Sabato, 12 Gennaio 2002
Allo studio il piano che dovrà indicare nuove regole per i cartelli pubblicitari nei negozi e lungo le strade. Stop alla giungla delle insegne.
L’amministrazione vuole combattere l’inquinamento luminoso migliorando l’estetica della città.
Basta con la giungla della cartellonistica pubblicitaria stradale e delle insegne tipo “Broadway” nel centro e nei centri storici: pericolose per la viabilità e il traffico le prime, soprattutto in prossimità degli incroci, imputate di inquinamento luminoso le seconde. Così sta per essere assegnato – si stanno esaminando i preventivi migliori in questi giorni – ad uno studio di esperti del settore l’incarico di realizzare proprio il “piano delle insegne e della pubblicistica stradale” che rientrerà nel capitolo del nuovo arredo urbano e del territorio comunale. Parola d’ordine sarà standardizzare e uniformare la comunicazione pubblicitaria stradale secondo vincoli che l’amministrazione intende far rispettare. Quindi, ed è un esempio, sulla bretella Celante Forlanini ancora “pulita” e senza cartellonistica pubblicitaria di rilievo, nessuno si illuda di piazzare insegne brillanti o manifesti giganti. «Verranno definite meglio tutta la pubblicistica e le insegne degli esercizi commerciali, anche perchè arrivano spesso proteste dei cittadini per questo – annuncia l’assessore Luigi Citro – Quindi saranno da individuare i tipi di “cassonetti” da installare idonei all’immagine della città, dovranno essere funzionali all’arredo urbano secondo le linee che darà il piano. Proprio in questi giorni abbiamo avuto la richiesta di un’azienda lungo la Celante Forlanini di installare un’insegna sulla strada. Ma questo va in contrasto con il codice della strada per questione di visibilità: gli incroci sono troppo vicini. Ci saranno quindi da individuare postazioni ben definite in cui potranno trovare posto insegne e cartelloni».
Qualche anticipazione sulla metodologia riguarda i negozi del centro: il consiglio per non dover ricorrere poi a costose “sanatorie” sarà quello di installare le proprie insegne all’interno delle vetrine piuttosto dei cassonetti luminosi esterni. Oppure se non si vuole rinunciare a questo illuminare un’insegna con luce indiretta, che non provochi inquinamento luminoso. La comunicazione pubblicitaria di ogni genere esposta al pubblico sarà insomma nuovamente regolamentata: «Sono piccoli accorgimenti – dice Citro – ma messi insieme forniscono un’immagine migliore della città. Fare pubblicità non è negativo, ma con certi criteri stilistici e estetici. Il regolamento non sarà retroattivo, ma come nel caso delle insegne luminose al neon chiederemo per lo meno un adeguamento alle tipologie consentite. L’uniformazione riguarderà anche i cartelli della zona industriale e quelli lungo le strade in concessione che sono da organizzare con strutture di sostegno uguali».
Fulvio Fioretti