“Dare un futuro all’umanità, dare un futuro alla Terra”, così si intitola il progetto della ‘Carta della Terrà che è stato recentemente presentato a Urbino il 08/06/2001. M. Gorbaciov, Premio Nobel per la Pace, Presidente di Green Cross International, co-chairman della Earth Commission ha presentato per l’occasione i contenuti dell’importante documento, illustrando la filosofia che anima il progetto.
L’idea parte fin dai primi anni Novanta. Nel 1992 al vertice ONU di Rio de Janeiro su “Ambiente e Sviluppo” si arriva alla stesura di un primo documento di intenti. Prende avvio poi nel 1994 la fase di scrittura, consultazione e verifica della Carta.
E noi cosa c’entriamo mi sembra di sentire?
C’entriamo eccome: la Carta dedica particolare attenzione all’integrità ambientale (fra le altre cose).
L’incontro di Urbino si è realizzato con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e l’impegno congiunto di varie istituzioni private e pubbliche, fra le quali il Consiglio Regionale delle Marche.
A conclusione dei lavori è stata elaborata la “Dichiarazione di Urbino” a sostegno dei principi fondamentali della Carta della Terra e per fare in modo che essa ispiri politiche concrete e sia adottata da parte dei Governi e dell’Assemblea Generale dell’ONU nel 2002, durante il Vertice Mondiale sull’Ambiente, a dieci anni dal vertice di Rio de Janeiro.
La Carta della Terra è composta da un preambolo, da quattro Principi Generali, da sedici Principi Fondamentali articolati in numerosi principi di sostegno che indicano le azioni da sviluppare.
Non vi tedio oltre. Fate una capatina al sito: http://www.cartadellaterra.it . Dirò solamente che il Secondo Principio Generale concernente l’integrità ambientale vede come secondo principio fondamentale: “prevenire i danni ambientali quale miglior mezzo di protezione e, in caso di conoscenza limitata, applicare un processo precauzionale” (sintetizzato dallo
scrivente).
(esteso di seguito) attenzione al punto b6. Impedisci il danno come modo migliore di tutela ambientale e, quando le conoscenze siano limitate, adotta un approccio cautelativo.
a. Prendendo provvedimenti per impedire la possibilità di danneggiamento grave o irreversibile dell’ambiente, anche quando le conoscenze scientifiche fossero incomplete o non conclusive.
b. Assegnando l’onere della prova a coloro che sostengono che una certa attività non provocherà danni significativi e chiamando i responsabili a
rispondere di eventuali danni ambientali.
c. Assicurandosi che nel processo decisionale vengano affrontate le conseguenze cumulative, a lungo termine, indirette, remote e globali delle
attività antropiche.
d. Impedendo l’inquinamento di ogni parte dell’ambiente e non permettendo l’ accumulo di sostanze radioattive, tossiche o comunque pericolose.
e. Impedendo le attività militari che siano dannose per l’ambiente.
Ma anche nel primo Principio Generale troviamo al punto 4:”salvaguardare l’abbondanza e la bellezza della Terra per le generazioni future”
e poi nel punto sette:
7. Adotta sistemi di produzione, consumo e riproduzione capaci di salvaguardare le capacità regenerative della Terra, i diritti umani e il benessere delle comunità.
b. Imponendo limitazioni e efficienza nell’utilizzo dell’energia […]