Convegno dal titolo La Legge 17 della Regione Lombardia Inquinamento luminoso e risparmio energetico Divergenze tra finalità e contenuti
Sinvano Minuto Sottotitolo:
Soddisfare la sicurezza della circolazione veicolare e pedonale, la fruibilità degli spazi urbani, l’ottimizzazione degli aspetti impiantistici, il risparmio energetico e la limitazione del flusso luminoso diretto verso l’alto e contribuire alla definizione di modalità operative chiare, realmente attuabili e verificabili.
Questo incontro ha permesso di mettere bene in evidenza le divergenze tra il settore che gestisce l’illuminazione esterna e i gruppi che vedono nel progressivo depauperamento del territorio un pericolo per la cultura ma anche per la vivibilità stessa delle persone (malattie, circolazione stradale, ecc.).
Per sintetizzare la giornata, che merita un più ampio approfondimento, possiamo illustrare i seguenti punti:
settore illuminotecnico
noi dobbiamo produrre ed installare sempre più impianti perché così facendo prepariamo i nostri tecnici ad affrontare la globalizzazione e quindi vendere sempre di più anche all’estero controparte l’illuminazione inutile non serve ai cittadini; fa spendere molti soldi e inquina l’ambiente. Occorre che anche questo settore venga regolamentato come del resto succede in tutti i campi in cui si impiega energia. Si diventa tecnici solo progettando e realizzando buoni impianti
settore illuminotecnico
gli astrofili sono una minoranza e quindi sono più importanti le ragioni di chi vuole illuminare il più possibile perché la vita si svolge ormai durante tutte le 24 ore. La luce è importante per la nostra cultura e illuminare i monumenti è essenziale controparte
Distruggere la natura vuol dire anche distruggere tutte le conoscenze acquisite nel corso dei secoli.
In un precedente convegno, un illuminotecnico disse: “si vive bene anche senza stelle”, noi pensiamo che si viva benissimo senza illuminare i monumenti, respirando meglio e non buttando via dei soldi. I monumenti si possono vedere anche di giorno settore illuminotecnico
i livelli di illuminazione vanno adeguati a quelli europei e quindi se i nostri sono più bassi occorre alzarli (revisione della UNI 10439) controparte
prima di aumentare i livelli, occorre verificare se attualmente sono sufficienti e se per caso non sia più importante trovare le cause delle difficoltà attuali (si illumina sempre di più e ci si vede sempre di meno). Le norme europee sono fatte anche dagli italiani e se non sono adatte vanno sistemate e non ci si deve semplicemente adeguare.
La situazione lungo le nostre strade diventa sempre più pericolosa e l’eliminazione di norme come ad esempio quelle per il controllo degli abbagliamenti potrà aumentare notevolmente le situazioni di pericolo.
Poche o nulle sono state invece le contrapposizione alla Legge Lombarda. Si è trattato più di argomentazioni di lana caprina come “arrivo o non arrivo all’emissione verso l’alto pari a zero o è meglio approssimarsi …”, oppure “se la massima efficienza è data dal sodio a bassa pressione oppure no” o anche “se mettere un cappello alle lampade con coppa prismatica sta troppo male” , ecc.