Il regolamento attuativo della LR19/03 dell’Emilia Romagna rappresenta una pietra miliare a livello nazionale: trattasi infatti del primo documento condiviso con associazioni nazionali di professionisti dell’illuminazione. L’Emilia Romagna, nonostante le ostilità (solite e per nulla fantasiose di alcuni), è stato il primo campo di prova nazionale per un accordo di grandi vedute per una legge antinquinamento luminoso e per il risparmio energetico.
Con alcuni mesi di lavoro, dal settembre 2004 a marzo 2005, fra i rappresentanti di CieloBuio – UAI e IDA, l’Associazione dei professionisti dell’Illuminazione (APIL), alcuni produttori, municipalizzate emiliane, e professionisti indipendenti, si è potuto elaborare il primo documento condiviso. Ovviamente da collante ha fatto la LR19/03 che ha dato le linee guida, ma alla fine i rappresentanti di queste associazioni ed enti, sono stati soddisfatti di quanto elaborato e sottoposto alla Regione Emilia Romagna per una condivisione.
Successivamene il testo è stato rielaborato in termini legislativi dalla Regione ed alcune sue parti sono state eliminate, ma il cuore tecnico del documento è rimasto integralmente esplicitato principalmente negli articoli 5,7,8,9,10.
Il rammarico è solo che non sia prevista una completa definizione dei piani della luce (comunque in parte previsti dall’art. 6) necessari, se fatti bene, per ottenere notevoli risultati di pianificazione della luce e di risparmio energetico.
Link al Regolamento Attuativo: http://cielobuio.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1036
Da parte di CieloBuio si tratta sicuramente di un risultato storico e di estrema soddisfazione per una tale unitaria visione d’intenti, cercata ed ottenuta, per la capacità di confronto aperto su soluzioni, frasi e parole che possano permettere di meglio conseguire gli intenti ed obiettivi di tali disposti legislativi senza scontrarsi con l’applicabilità degli stessi.
Fra le novità certamente di maggiore rilievo si possono annoverare:
– una sentita (da tutte le parti) chiara definizione degli ambiti applicativi dell’utilizzo degli ioduri metallici,
– l’introduzione di un parametro minimo di efficienza ed ottimizzazione in ambito stradale (il rapporto interdistanza altezza minimo di 3.7)
Leggendo queste novità alcuni potranno obiettare che non sono nuove… ed in effetti è cosi…. Sono già presenti, almeno in parte, nella modifica della LR38/04 della Lombardia (solo il 3.7), e nelle leggi Abruzzo e Puglia. In effetti CieloBuio ha talmente creduto in tali scelte operate in Emilia che le ha introdotte in articolati poi approvati prima del documento condiviso con APIL.
La stessa proposta tecnica è stata la base per un documento tecnico condiviso da CieloBuio-UAI-IDA e APIL per un pdl nazionale ed inviato a tutte le forze politiche, che hanno recepito in parte. Purtroppo a livello nazionale i risultati non sono sempre quelli sperati ed il documento finale, poi fortunatamente abortito anche a causa dell’avvicinarsi delle elezioni, è estremamente confuso e volto a cancellare le leggi regionali (cosa che CieloBuio – UAI e IDA non accetteranno mai) oltre che un passo indietro di almeno 6 anni (prima della legge Lombardia e Lazio).
Si spera che con il regolamento attuativo della Regione Emilia Romagna e le successive leggi Abruzzo e Puglia, ancora ben lungi dall’essere perfette ma sicuramente quanto di meglio offra oggi la legislazione mondiale in tale settore, si sia aperta una nuova pagina di un libro che riguarda il confronto aperto con tutte le associazioni di settore che non mostrano posizioni arcaiche e di retroguardia.
In particolar nelle prossime settimane l’associazione CieloBuio lancerà un progetto in cui crede molto, in quanto convinta di una più maturata coscienza illuminotecnica ambientale che non definisce più i rappresentanti di CieloBuio “talebani ambientalisti”, “oscurantisti” o quant’altro ci hanno chiamato, ma molte volte professionisti preparati e disinteressati, in quanto i loro ambiti originali di lavoro non sono nel settore illuminazione, con una maggiore sensibilità ambientale, che non vogliono spegnere nulla ma anzi illuminare meglio ed in coerenza con l’ambiente che ci circonda.
Tale progetto che anticipiamo è quello di lanciare un “Concorso di idee” (che premieremo con la pubblicazione sul sito di CieloBuio dei vincitori) per scrivere assieme alcuni passaggi critici delle future leggi regionali e nazionali per dimostrare la nostra massima apertura a condividere con gli altri ed ottenere un ampio consenso sui futuri testi di legge regionali e nazionali.
Si ringrazia la Regione Emilia per la fiducia espressa e ci complimentiamo con essa per il risultato ottenuto, ma si ringraziano anche tutti i partecipanti al tavolo di lavoro, che hanno creduto nel progetto e fornito la loro professionalità ed il loro tempo per conseguire un risultato condiviso.