……………… , ……………. 2002
Ill.mo Signor Sindaco ………..
del Comune di …………………..
Oggetto: Applicazione Legge Regionale 17/2000 del 27/3/00 – Delibera n. 2611 dell’11/12/00 Ill.mo Signor Sindaco,
l’Associazione ………………………… di …………….. ricopre il ruolo di “Delegazione territoriale di CieloBuio” per il territorio …………………………….. e in quanto tale ha compito di controllo e vigilanza sul territorio in merito all’applicazione della Legge Regionale 17/00.
In questa veste abbiamo consegnato in data «Data» presso il Vs. ufficio protocollo (Prot. n° …………) un documento che illustrava la puntuale applicazione della legge regionale n.17 del 27/03/00 pubblicata sul suppl. n. 13 al BURL del 30/03/00 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico e di lotta all’inquinamento luminoso” ed in cui si offriva la nostra completa disponibilità a collaborare per la sua applicazione in quanto diretti interessati.
Detta legge indica come devono essere realizzati gli impianti di illuminazione esterna di qualsiasi genere (pubblici, privati, sportivi, artistici ecc.) e prescrive, tra l’altro, che ogni impianto di illuminazione deve essere preventivamente autorizzato dal Sindaco (art. 4 comma b) del Comune ove si realizzeranno le opere e che tutte le sorgenti di luce impiegate per illuminazione esterna devono essere realizzate come previsto dall’art. 6 della predetta Legge.
La Giunta Regionale della Lombardia ha ora deliberato un “Aggiornamento dell’elenco degli osservatori astronomici in Lombardia e determinazione delle relative fasce di rispetto” (Delibera n. 2611 dell’11 Dicembre 2000), dal quale risulta che il Comune da Lei amministrato ricade nella fascia di rispetto dell’Osservatorio Astronomico “Città di Legnano”.
Con la presente intendiamo portare alla Vs. attenzione la necessità di intervenire sul Vs. territorio comunale affinché vengano adeguati, secondo i termini di legge, tutti i fari ad altissima potenza e/o diretti verso il cielo. Esempi in tal senso possono essere le illuminazioni di chiese o campanili, svincoli o incroci stradali, supermercati o centri commerciali e relativi parcheggi, insegne pubblicitarie, ecc., che siano orientati verso l’alto e con potenza complessiva superiore a quanto la legge prescrive.
Auspichiamo perciò che il processo di adeguamento degli impianti inizi e prosegua velocemente, prevedendo unicamente apparecchi illuminanti totalmente “cut-off”, in tutti i Comuni compresi nella zona protetta, e in ogni caso per tutti i comuni della Regione Lombardia, nel rispetto in particolare dell’art. 6 comma 2 della L.R.L. 17/00 (cioè con flusso disperso verso l’alto non superiore a 0 cd/klm), non aumentando in ogni caso i livelli di illuminamento al suolo rispetto alla situazione attuale.
Chiediamo fermamente che non venga nemmeno presa in considerazione per il futuro la norma UNI 10819 in quanto consente livelli di dispersione di flusso luminoso verso l’alto molto elevati e quindi non compatibili con la L.R.L. 17/00.
Chiediamo che il nuovo regolamento edilizio contenga le obbligatorie indicazioni inerenti l’applicazione della L.R.L. 17/00.
Invitiamo codesta Amministrazione Comunale ad avviare una operazione di monitoraggio al fine di individuare tutte le situazioni non conformi alla legge in oggetto ed ad intraprendere i necessari provvedimenti per il risparmio energetico e la lotta all’inquinamento luminoso.
Auspichiamo che nel caso di nuovi impianti di illuminazione pubblica la scrivente Associazione sia resa partecipe in fase consultiva e progettuale sulle scelte operative da adottare.
Auspichiamo altresì che da parte delle Amministrazioni Comunali dei Comuni interessati si instauri un clima di profonda collaborazione in tal senso per l’applicazione della legislazione vigente sia per gli impianti di illuminazione pubblica che privata. A questo scopo chiediamo di incontrare quanto prima la Vostra Amministrazione per dimostrare la nostra piena disponibilità ad illustrare gli effetti della legge 17/00 ed a fornire qualsiasi forma di collaborazione tecnico-scientifica gratuita sull’applicazione della stessa, cogliendo l’occasione per consegnarVi del materiale (sentenze di tribunali, ordinanze, richieste di prefetti e questori, etc…) che sicuramente potrà essere estremamente utile per fronteggiare questa situazione.
Infine Le chiediamo, Signor Sindaco, una risposta scritta entro 30 giorni, nella quale sia indicato il responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 16 della Legge n°86 del 26 Aprile 1990.
Distinti saluti.